“Il Palermo e la città di Palermo hanno l’incredibile opportunità di poter riqualificare ed ammodernare il Barbera attraverso il Pnrr ed una cooperazione pubblico-privato. Il percorso perché questo progetto si realizzi è stato avviato oggi”. Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro ha annunciato il via alla cooperazione per l’ammodernamento dello stadio Renzo Barbera.
Un’opera che permetterà alla Nazionale allenata da Roberto Mancini di giocare il 24 marzo nell’impianto di viale del Fante la sfida decisiva con la Macedonia. Ma anche ai rosanero di avere una struttura all’avanguardia.
Dopo il primo incontro che si era tenuto domenica scorsa a Palazzo delle Aquile, oggi nella sala dello stadio palermitano si sono visti nuovamente il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore comunale allo sport Paolo Petralia Camassa, Lorenzo Santoni, responsabile advisory per i grandi progetti infrastrutturali del Credito Sportivo, il presidente del Palermo Dario Mirri, l’amministratore delegato rosanero Rinaldo Sagramola, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e il suo vice Luigi Ludovici.
“I nostri stadi non serviranno solo per giocare – ha detto Ludovici – ma dovranno rendersi protagonisti di una nuova centralità urbana, secondo un modello che vada verso la sostenibilità e l’inclusione sociale”.
“La presenza qui a Palermo dell’Istituto del Credito Sportivo insieme al sindaco Orlando ed al presidente Mirri – ha aggiunto Ghirelli – è un chiaro segnale dei passi avanti che stiamo facendo”.
Lo stadio Renzo Barbera e il Pnrr
Il Pnrr rappresenta quindi un’opportunità. Questo perché attraverso il partenariato pubblico – privato, gli stadi possano essere oggetto di operazioni di riqualificazione e ammodernamento. I protagonisti hanno definito l’incontro come “molto positivo”. Dal confronto, scrive la società rosanero, “è emersa la volontà di collaborare perché lo stadio comunale Barbera possa essere protagonista di un nuovo modello di sviluppo orientato alla sostenibilità, alla nuova centralità urbana, all’inclusione sociale”.
L’accordo con il Comune di Palermo segna dunque un altro passo avanti nel progetto della Lega Pro. Ente che punta a costituire una cabina di regia per lavorare sul Pnrr nell’ottica di ripensare gli stadi oltre la loro funzione prettamente agonistica. Lega Pro, Palermo Calcio e Comune si vedranno nei prossimi giorni per un secondo incontro tecnico, alla presenza anche dell’Istituto del Credito Sportivo.
L’emergenza impianti sportivi a Palermo
Un’emergenza, quella dell’impiantistica, condivisa con numerosi impianti palermitani. A cominciare dal Velodromo, impianto ridotto ad un cantiere. A diversi anni di distanza dagli ultimi eventi sportivi di rilievo, i lavori di manutenzione sulla struttura non sono ancora stati ultimati. Ciò rende il futuro dell’impianto sempre più incerto. Il materiale acquistato per completare gli interventi giace ancora all’esterno, esposto alle intemperie meteoriche.
Proprio in questo senso, negli scorsi mesi si è generato un dibattito legato alla destinazione d’uso del campo. L’assessore Paolo Petralia Camassa, con un atto d’indirizzo firmato il 7 dicembre, ha cercato di rilanciare il futuro dell’impianto, prevedendo al suo interno lo svolgimento di cinque sport. Ovvero, all’interno del Velodromo, oltre al ciclismo su pista, si sarebbero dovuti svolgere eventi di calcio, rugby, cricket e football americano.
Un progetto poi rivelatosi irrealizzabile per motivi tecnici. Per l’omologazione del campo da parte delle rispettive federazioni, infatti, è necessario soddisfare delle specifiche regolamentari, fra cui le linee del campo, evidentemente incompatibili fra gli sport di cui sopra. Così, proprio il campo da gioco risulta essere ancora spoglio del suo manto. Ad adornare quel che rimane dell’anello di ciclismo su pista, infatti, vi è soltanto una landa desolata di pietriccio ed erba infestante.
Ma il Velodromo è soltanto un esempio dello stato di abbandono che vivono gli impianti del capoluogo siciliano: il Diamante, la Palestra Pesante di Borgo Nuovo o lo stesso Palazzetto dello Sport sono casi altrettanto esemplificativ
Il caso della “R” al Renzo Barbera
In un simile quadro di degrado, anche lo stadio comunale Renzo Barbera ha vissuto giorni migliori. Lo dimostra anche il caso della “R” della scritta dell’impianto cittadino, temporaneamente rimossa per motivi di sicurezza nel primo giorno della campagna abbonamenti. Una scritta rimessa a posto il 25 novembre alla vigilia della sfida della nazionale femminile alla Svizzera per un match di qualificazione ai Mondiali 2023, quando i tecnici del Comune sono saliti con una gru riattaccando la lettera al suo posto originale.
Un lavoro che ha posto fine a tre mesi di domande sulla scritta dedicata allo storico presidente del Palermo calcio. Quesiti posti soprattutto dai tifosi rosanero, che sono tornati di recente a popolare gli spalti dello stadio.
Il 24 marzo la sfida azzurra alla Macedonia del Nord
La casa dei rosanero, dunque, torna ad ospitare un match della nazionale che, dopo l’incredibile epilogo del girone di qualificazione, cerca il pass per la finale contro la vincente di un altro spareggio: Portogallo e Turchia. Il 24 marzo l’Italia di Mancini sfiderà la Macedonia del Nord.
Per evitare lo spettro eliminazione e vedere nuovamente i fantasmi del 2017, l’imperativo dei (neo) campioni d’Europa è quello di battere la nazionale di Pandev e soci e trovare una tra Turchia e Portogallo. Magari non proprio i lusitani di Cristiano Ronaldo.
La sedicesima volta dell’Italia a Palermo
Gli azzurri giocheranno a Palermo per la sedicesima volta. Il bilancio è nettamente positivo. L’Italia ha conquistato 13 vittorie, un pareggio e una sconfitta (quella con la Croazia nelle qualificazioni degli Europei del 1996).
L’ultima partita dell’Italia al Barbera ha avuto un risultato quasi da record e risale al 18 novembre 2019. In quell’occasione la selezione di Mancini si impose col punteggio di 9-1 sull’Armenia in una partita delle qualificazioni agli Europei.
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