Non c’è nulla di scontato nella corsa a sindaco di Palermo. Nulla neanche nella scelta del candidato, men che meno nel centrodestra dove adesso in dubbio c’è anche il vertice di maggioranza previsto per domani pomeriggio nella sede palermitana della Lega
Il centro si spacca e il vertice rischia di fallire
Previsto per venerdì all’Ars ma spostato a lunedì nella sede della Lega il vertice fra gli otto partiti della coalizione di centrodestra potrebbe non tenersi affatto o, anche se dovesse tenersi, non essere rappresentativo per presenza.
Pomo della discordia è stata l’esclusione dagli inviti della nuova Dc di Totò Cuffaro. Lui ha denunciato su Twitter di essere stato escluso ed ha raccolto subito la solidarietà degli altri partiti di centro (ad eccezione dell’Udc che sarebbe all’origine dell’esclusione)
Cantiere Popolare potrebbe non esserci
Così cantiere Popolare di Saverio Romano e Massimo dell’Utri potrebbe non esserci al vertice se questo vulnus non sarà risolto. Le parole di Romano sembrano abbastanza chiare. Non fa sconti a nessuno quando parla di “Polpi d’acqua dolce e nani senza meta” additando i nemici/amici dell’ex governatore. I polpi d’acqua dolce sono quelli pronti a cambiare colore e a sputare nero nella visione di Romano.
Dopo una simile definizione difficile sedersi al tavolo se non ci sarà prima un chiarimento su quel mancato invito
Qualche tema dentro la Lega
Anche dentro la Lega c’è chi chiede di aprire il vertice a tutti i possibili alleati, Cuffaro compreso, e lamenta il fatto che se non sarà inclusivo questo incontro rischia di essere inconcludente.
Calano le quotazioni di Lagalla
In questo clima sembrano scendere le quotazioni di Roberto Lagalla candidato sindaco proposto dall’Udc. Chi si aspettava che fatto il nome nessuno avrebbe avuto nulla da ridire c’è rimasto male. I partiti sono scesi ciascuno con un proprio nome proprio ad indicare il fatto che non ci sarà un via libera incondizionato
Forza Italia potrebbe virare
Anche Forza Italia, alla luce di tutto questo, potrebbe decidere per una forte virata. Se è vero che sulla figura di Lagalla gli azzurri potevano anche convergere, questo adesso diventa difficile. Per trattare, quindi, dopo il no al vertice all’Ars di venerdì, Miccichè e compagni potrebbero tornare a spingere su Francesco Cascio o su Francesco Greco
Savona irritato potrebbe non essere dalla partita col suo candidato
Ma la possibilità di candidare l’ex presidente dell’ordine degli avvocati in quota Forza Italia si allontanerebbe pure. Greco, che notoriamente sta con Riccardo Savona, potrebbe andare verso la Lega insieme al suo dante causa. Savona, infatti, l’uomo di mediazione, sarebbe rimasto scontento dell’avvicinamento fra Miccichè e Edy Tamajo
Cascio a colloquio con Tamajo
E in questo clima si apprende di un colloquio proprio fra Ciccio Cascio ed Edy Tamajo che lascia aperta la porta alle voci di corridoio. Ciò che due settimane fa sembrava improbabile ora diventa possibile. Di cosa parlare, allora, domani nel vertice se tutti sembrano essere armati contro tutti? Il primo tema resta capire chi ci sarà al vertice e prima ancora chi sarà invitato perché i commensali fanno la tavole più delle portate
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