Si infiamma anche sul piano politico la vertenza Blutec che riguarda lo stabilimento ex Fiat. Il deputato regionale del Movimento 5 stelle Luigi Sunseri attacca il governo regionale accusato di aver disertato il tavolo convocato per discutere della crisi aziendale.
“Toccato il fondo”
“Toccato il fondo si può sempre scavare – ha detto Sunseri -. E questo Musumeci e suoi assessori devono saperlo bene, visto che riescono a fare sempre peggio che in passato. Al tavolo per la vertenza ex Fiat/Blutec, col ministero e col Comune, oggi la Regione è riuscita nella vergognosa impresa di non mandare completamente nessuno in sua rappresentanza, né gli assessori Scavone e Turano, ma nemmeno un dirigente o perfino l’ultimo degli uscieri. É una vergogna, non era mai successo negli ultimi 12 anni”.
Beghe politiche
“Evidentemente – aggiunge Sunseri – dalle parti di Palazzo d’Orleans sono troppo impegnati nelle beghe della maggioranza o a pianificare una improbabile rielezione di Musumeci per pensare al destino di tante famiglie che sono appese anche ai capricci di questo disastroso governo. Ci auguriamo che i siciliani se ne ricordino dentro la cabina elettorale”.
Dubbi mai fugati
La situazione sulla vertenza Blutec di Termini Imerese preoccupa profondamente i sindacati che hanno partecipato ieri pomeriggio ad un vertice al ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto della situazione. I timori più grandi rimangono proprio sul sito di Termini Imerese, dove secondo le organizzazioni di categoria non è stato fatto nessun passo avanti per lo stabilimento. Si è anzi visto sfumare un possibile interesse da parte di Terna per alcune aree sulle quali potersi insediare nell’ambito del programma Tyrrhenian Link. E’ stato però chiarito che questa operazione non avrebbe coinvolto nessuno dei lavoratori ma soltanto la compravendita di alcune aree.
“Si percepisce l’abbandono delle istituzioni”
I sindacati hanno posto l’accento sulla sensazione di abbandono. “La percezione al tavolo è l’abbandono da parte delle istituzioni – sottolineano – a partire da quelle siciliane, ancora una volta assenti. Se si pensa che tutto venga lasciato solo all’attività dei commissari, si sta decidendo il totale fallimento del progetto e il venir meno degli impegni presi nelle sedi istituzionali. Se tutto questo immobilismo istituzionale e politico continuerà a persistere, come organizzazione sindacale metteremo in campo tutte le iniziative di lotta necessarie e chiameremo in campo le forze politiche, a partire da quelle siciliane che ad oggi sembrano impegnate solo alla campagna elettorale in corso”.
Presente dirigente del Dipartimento Lavoro della Regione
Dalla regione siciliana, però, precisano che al tavolo la Regione era presente dall’inizio alla fine con un dirigente. Si tratta del Dott Pippo Ricciardi delegato per l’occasione dal Dirigente generale del dipartimento lavoro
Commenta con Facebook