Monta la rabbia dei lavoratori Covisian ed Almaviva in merito agli scarsi risultati sul fronte della vertenza ITA. Dopo essersi riuniti nei pressi della sede di Covisian in via La Malfa, i dipendenti hanno deciso di occupare gli uffici. Una decisione che arriva in mancanza di segnali positivi in merito alle trattative.
Una forma di protesta molto forte quella intrapresa dai lavoratori ma che, a loro parere, si ritiene necessaria. Come spiega ai nostri microfoni Serena Settineri, rappresentante di Rsu – Ugl Telecomunicazioni. “E’ già da un mese che ci stiamo facendo sentire in tutte le modalità possibili. Ita ha disertato il primo tavolo ministeriale. Così i dipendenti hanno deciso di occupare la sede. Sono partiti i licenziamenti di 221 assunti da Covisian, mentre per gli altri 322 si attende l’assunzione annunciata e sono rimasti a zero ore in Almaviva. Questa era l’unica scelta possibile. Siamo molto preoccupati perchè ancora, ad oggi, il tavolo ministeriale non è stato ancora riattivato”.
Preoccupazioni sul futuro condivise da Salvo Seggio, esponente della Fistel Cisl. “La situazione è critica. I lavoratori, in autonomia, hanno deciso di occupare la sede. Da Roma non abbiamo ricevuto risposta. La vertenza va avanti e le preoccupazioni sono massime. A fine mese scade la commessa. Avendo incertezze sul futuro, i lavoratori hanno deciso di occupare. Cinquecentoquarantatre famiglie si sentono una spada di Damocle in testa e dunque temono la fine della loro vita lavorativa”.
“Ita continua a sfuggire alle sue responsabilità con un atteggiamento sprezzante nei confronti delle istituzioni – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella -. Ci risulta che ad oggi non abbia risposto alla convocazione della commissione Lavoro della Camera, mentre Covisian non intende rispettare l’accordo firmato in sede ministeriale il 21 ottobre. I lavoratori e le organizzazioni sindacali continueranno la mobilitazione fino a quando tutti i 543 lavoratori non vedranno garantito il loro futuro occupazionale”.
Impegno sul fronte ministeriale chiesto a gran voce anche sul fronte politico. Si muovono in tal senso le parole di Nunzia Catalfo, Steni Di Piazza e Adriano Varrica, esponenti del M5S. I pentastellati hanno scritto al ministro Orlando per una convocazione immediata del tavolo di crisi per gli oltre 500 lavoratori Almaviva-Alitalia, chiedendo come garanzia la presenza del Ministero dell’economia e delle finanze, di quello dello Sviluppo economico e di ITA.
“Non si può più attendere oltre – dichiarano gli esponenti M5S -. Chiediamo al Ministro Orlando di convocare entro la settimana il tavolo di crisi, alla presenza del Ministero dell’economia e delle finanze, di quello dello sviluppo economico e di ITA Airways. Al netto del comportamento di Covisian, abbiamo una società a completa partecipazione pubblica che non sta facendo nulla per salvaguardare oltre 500 posti di lavoro a Palermo. Tutto ciò é vergognoso e il Governo deve lavorare ad una soluzione immediata e assumersi le proprie responsabilità”.
Quella in corso di svolgimento in via Ugo La Malfa è solo l’ultima delle tante proteste intraprese in queste settimane dai lavoratori Covisian. Il 21 aprile infatti, una folta rappresentanza di lavoratori si è data appuntamento presso la stazione Notarbartolo di Palermo. Ciò per dare seguito alla vertenza che sta riguardando tutti i componenti del call center del capoluogo siciliano. Manifestazione seguita, il giorno successivo, da un corteo tenutosi fra le strade del centro città. Ad oggi però, i lavoratori rimangono in attesa di notizie dal Governo nazionale. Il loro futuro rimane appeso ad un filo.