Il Mise, il ministero delle imprese e del Made in Italy, ha convocato il tavolo per la vertenza Blutec di Termini Imerese. La riunione è in programma il 4 aprile, alle 18. Parteciperanno il governo regionale e le parti sociali.
I commissari straordinari, nominati 4 anni fa dopo l’inchiesta che portò all’arresto dell’amministratore delegato Roberto Ginatta, stanno predisponendo il bando per eventuali acquirenti dello stabilimento, che potrebbe essere pubblicato dopo la riunione ministeriale.
Termini Imerese di nuovo al centro delle attenzione delle grandi imprese. L’ex Fiat ed ex Blutec potrebbe essere sede di un grande progetto industriale che guarda all’idea di trasformare la Sicilia in un grande polo energetico di ultima generazione.
Protagonista della nuova proposta è Italvolt Spa che intende spostare da Ivrea a Termini Imerese il suo ambizioso progetto di una gigafactory da 3,5 miliardi di euro. L’amministratore delegato, lo svedese Lars Carlstrom, presenterà la sua proposta per lo stabilimento ex Blutec al sindaco, ai consiglieri comunali, ai deputati regionali e politici del comprensorio e ai sindacati.
La grande società è molto giovane e guarda al futuro. Operativa dal 2021, intende produrre batterie elettriche che saranno il fulcro dello sviluppo dell’intera svolta che punta proprio alla mobilità elettrica. Il progetto originale era quello di realizzare la fabbrica nell’ex Olivetti ad Ivrea ma non mai è decollato nonostante l’accordo sottoscritto con Prelios, da qui la scelta del management di spostarlo e per farlo si è scelto il salto dal Piemonte alla Sicilia.
Attualmente la struttura ex Fiat ha guadagnato (diciamo così) anche il titolo di L’ex Blutec. Proprio Blutec è in amministrazione controllata ormai da quattro anni: i commissari straordinari stanno predisponendo il bando per l’assegnazione dell’area industriale che potrebbe essere pubblicato dopo la convocazione del tavolo, previsto per i primi giorni di aprile, al ministero per le Imprese e il made in Italy che dovrebbe dare anche il via libera all’accordo di programma per l’area industriale complessa di Termini Imerese.
Il primo a farsi avanti è stato l’imprenditore ucraino Sergey Shapran, che intende realizzare una fabbrica per la produzione di alluminio, investendo nella fase iniziale 50 milioni di euro capitali propri e assorbendo almeno 300 lavoratori.. i dettagli del progetto di Italvolt, invece, si conosceranno nella giornata di oggi