“La proroga della cassa integrazione per i lavoratori della Blutec di Termini Imerese, ottenuta da poche settimane, è sicuramente un fatto positivo ed allo stesso tempo un pannicello caldo che non dirada le nubi sul futuro di una vertenza che si fa sempre più complicata. Ma ci sono centinaia di lavoratori dell’indotto ex Fiat che si sentono abbandonati al loro destino.”
Lo dice Angelo Mazzeo, segretario regionale della federazione Ugl metalmeccanici, che domani mattina prenderà parte al primo incontro del tavolo tecnico convocato dalla Regione Siciliana a Palazzo d’Orleans, a Palermo.
Uno strumento di confronto che era stato fortemente chiesto dai sindacati (la Ugl presente, oltre che con lo stesso Mazzeo, con il segretario generale regionale Giuseppe Messina, con il segretario provinciale di categoria Lorenzo Giordano, il componente del direttivo Uglm Antonio Passafiume, ed i delegati dei dipendenti dell’indotto Francesco Serraino, Edoardo Restivo e Attilio D’Agostino), già lo scorso 16 ottobre durante un vertice presieduto dal capo di gabinetto vicario della Presidenza della Regione, Eugenio Ceglia, alla presenza del dirigente generale del Dipartimento regionale Lavoro, Francesca Garroffolo, nonché di una delegazione di operatori ex Lear.
“Dopo quattro anni finalmente qualcosa si sta muovendo nei confronti di questi padri di famiglia, che stavano diventando invisibili poiché dimenticati dalle istituzioni, essendo peraltro tenuti al margine delle trattative per il ricollocamento lavorativo. Dobbiamo dare atto al presidente Musumeci della sensibilità dimostrata nei confronti di questa difficile vertenza e ci auguriamo che, adesso, venga individuata qualche soluzione concreta anche in sinergia con i due esponenti siciliani oggi al timone di due Ministeri chiave per la nostra realtà regionale, ovvero Nunzia Catalfo al Lavoro e Giuseppe Provenzano al Sud e coesione territoriale. Riteniamo infatti – aggiunge Mazzeo – che la cassa integrazione per le risorse umane di Blutec sia solo un pannicello caldo, indispensabile per tamponare l’emergenza. Senza un progetto di ampio respiro, che coinvolga anche i lavoratori dell’indotto, l’intera vicenda rischia di dissolversi nel nulla con conseguenze drammatiche per la tenuta socio-economica di un territorio già parecchio penalizzato. Comprendiamo il fatto che a livello nazionale le vertenze di Ilva, Whirlpool, su tutte, stanno assorbendo per intero l’attenzione degli organi di governo e dell’opinione pubblica, ma crediamo che quella di Blutec non sia da meno interessando oltre 1000 unità lavorative. Come Ugl cercheremo in tutti i modi di mantenere alta l’attenzione, anche grazie al sostegno del governatore Musumeci e degli assessori regionali preposti, perché su Termini Imerese, il suo territorio e le sue maestranze non vengano più spenti i riflettori, finché non si troverà la soluzione più adeguata possibile – conclude il segretario regionale Uglm.”
(foto di repertorio)