A rischio 700 dipendenti in cassa integrazione a zero ore

Vertenza Almaviva, Tamajo “Credo che Roma abbia dimenticato i lavoratori”

“Ho la sensazione che Roma abbia abbandonato i lavoratori Almaviva”. Queste le parole dell’assessore alle Attività Produttive della Regione siciliana, Edy Tamajo in merito alla vicenda relativa ai lavoratori – 700 in totale – in cassa integrazione a zero ore. La maggior parte di loro sono ex operatori “1500”, il numero verde di pubblica utilità attivato il 27 gennaio 2020 dal ministero della Salute per rispondere ai dubbi della cittadinanza sull’emergenza Covid-19. A fine dicembre scorso, la commessa è stata dismessa.

“Vicino a famiglie dei lavoratori, chiedo a Roma risposte immediate”

“Sono vicino a tutte le famiglie dei lavoratori che non possono celebrare un natale sereno a causa di un futuro incerto. In previsione della scadenza del 31 dicembre, dell’ammortizzatore sociale, al governo di Roma, chiedo delle risposte immediate e certe dopo i numerosi tavoli al Mimit, tra Almaviva, sindacati e parti sociali, in cui sono stato più volte presente. Nel frattempo, ho convocato per giorno 28 dicembre, negli uffici del mio assessorato, una riunione con i sindacati regionali e i lavoratori, per continuare ad affrontare la questione”.

A giungo la protesta e l’occupazione simbolica della stazione

A fine giugno i lavoratori della commessa Trenitalia ex Almaviva hanno occupato simbolicamente la stazione Centrale di Palermo, portando all’attenzione del Governo nazionale e delle istituzioni locali il grave attacco ai propri diritti da parte di Comdata che ha dichiarato di non volere mantenere i livelli retributivi e occupazionali nel cambio commessa.

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Le segreterie territoriali Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom Uil – Ugl Tlc Palermo sottolinearono all’epoca: “Questa vertenza – che si somma a quella del 1500 – alza a dismisura la tensione sociale su un territorio già gravemente colpito da emergenze lavorative. Tutto ciò porterà ad atti estremi e in quel caso tutti gli attori coinvolti (Istituzioni Locali e Nazionali, Comdata e Trenitalia) dovranno assumersi le proprie responsabilità”.

Pochi giorni dopo la protesta davanti alla Regione siciliana, in piazza Indipendenza.

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