Il Movimento 5 Stelle, su proposta dei deputati Adriano Varrica e Valentina D’Orso, ha chiesto alle altre forze politiche di impegnare il Governo alla piena tutela occupazionale e reddituale dei lavoratori del servizio clienti di Alitalia. Nuova iniziativa, dunque, per trovare una soluzione alla vertenza Almaviva.
Discussione alla Camera
La discussione alla Camera della mozione su Alitalia è in programma giovedì 23 settembre. “Abbiamo proposto alle altre forze politiche in Parlamento di inserire un punto dedicato al destino dei 621 lavoratori del servizio clienti di Alitalia nella mozione che verrà approvata giovedì alla Camera dei deputati. Non è giusto, né utile perdere vent’anni di esperienza e professionalità”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica e Valentina D’Orso.
“Soluzioni proposte non all’altezza”
“Le soluzioni ad oggi proposte al tavolo convocato dal Ministero del lavoro – continuano Varrica e D’Orso – non sono affatto all’altezza del difficile momento storico e della situazione che vede coinvolta una società pubblica. Per questo speriamo che tutte le forze politiche si compattino e giovedì con il loro voto impegnino il Governo a garantire la piena tutela occupazionale dei 621 lavoratori del servizio clienti di Alitalia suddivisi tra Palermo e Rende, salvaguardando profili orari e livelli retributivi. Siamo convinti – concludono gli esponenti M5S – che nessuno si tirerà indietro rispetto a questa proposta. Ringraziamo il collega deputato Luciano Cantone che si è fatto promotore di questa iniziativa presso le altre forze politiche”.
La richiesta di Lupo
Nei giorni scorsi, il capogruppo Pd all’Ars, Giuseppe Lupo, intervenendo in aula ha chiesto “Il governo regionale si attivi nelle sedi competenti a tutela dei circa 700 lavoratori Almaviva che per anni hanno curato il servizio di call center per Alitalia e che nel passaggio alla nuova compagni aerea Ita potrebbero subire gravi conseguenze occupazionali o la perdita dei diritti contrattuali acquisiti”.
Garantire la clausola sociale
“Ci auguriamo che la Covisian aggiudicataria della gara d’appalto per la gestione del servizio di assistenza clienti, – ha spiegato Lupo – tenga conto di quanto discusso nel corso del confronto con le organizzazioni sindacali. Abbiamo presentato un ordine dl giorno – ha aggiunto Lupo – per impegnare il governo ad individuare ogni strumento possibile a garantire la clausola sociale per il settore dei call center in outsourcing che riconosce il diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro e la continuità dei diritti contrattuali maturati”.
Nulla di fatto a Roma
Il tavolo ministeriale che si è svolto a Roma lo scorso 7 settembre per la vertenza Almaviva Contact Palermo si è concluso con un nulla di fatto.
“L’incontro con i sindacati è stato una falsa partenza. Ci aspettavamo una posizione del governo più incisiva nel fare rispettare la clausola sociale e nel fare valere le ragioni del lavoro”. Lo hanno detto nei giorni scorsi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore con delega al Lavoro Giovanna Marano.
Rischio licenziamenti
I lavoratori – 560 nel capoluogo siciliano – rischiano di perdere il posto dopo aver appreso che la società pubblica Ita spa (Italia trasporto aereo) ha assegnato ad altra società la gara per il servizio di gestione dell’assistenza clienti, senza applicare la clausola prevista per il settore dei call center che riconosce il diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro con il nuovo fornitore.
Le sigle sindacali hanno chiesto a gran voce un intervento della politica sulla vicenda. Nei giorni scorsi i lavoratori sono scesi in piazza per protestare.
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