- Sindacati al foro italico per un’assemblea cittadina sulla vertenza Almaviva
- Le sigle sindacali chiedono un intervento della politica sulla vicenda
- Situazione che mette a rischio 570 famiglie palermitane
- Domani a piazza Verdi ci sarà lo sciopero dei lavoratori
La delicata vertenza Almaviva che interessa 570 famiglie a Palermo è sbarcata al foro italico per un’assemblea cittadina. Assemblea indetta da Cgil Cisl Uil Palermo, Ugl, unitamente alle segreterie territoriali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom uil e Ugl Tlc, ha portato la questione in piazza. I sindacati hanno invitato i cittadini, lavoratori e rappresentanti delle istituzioni e politica al dibattito.
Domani 9 settembre, invece, a piazza Verdi si terrà lo sciopero dei quasi 600 lavoratori di Almaviva Contact a rischio.
La Piana (Cisl Palermo Trapani) “Abbiamo necessità di un forte intervento”
Leonardo La Piana segretario Cisl Palermo Trapani sottolinea come sia importante da parte della politica un impegno più forte. “Chiediamo alla politica un impegno un po’ più forte e più incisivo – sottolinea La Piana – visto che la situazione sta andando completamente a rotoli. È incredibile che delle società di proprietà pubblica non stiano per applicare la clausola sociale. Noi abbiamo necessità che ci sia un forte intervento. Riguarda 570 famiglie, 570 lavoratrici e lavoratori che a Palermo hanno costituito una situazione importane per l’azienda. Noi riteniamo che ci debba esserci un impegno complessivo di tutti. Oggi chiediamo questo alla politica. Domani ci sarà uno sciopero indetto che si svolgerà a piazza Verdi. Noi da qui vogliamo lanciare un grido d’allarme per i lavoratori, per le lavoratrici ma anche per tutta la città di Palermo”.
Barone (Uil Sicilia) “Da Covisian macelleria sociale”
Presente al foro italico anche Claudio Barone, segretario generale Uil Sicilia. L’esponente sindacale analizza la gravità della questione con centinaia di posti di lavoro a rischio in una città come quella di Palermo che non può permetterselo. E bolla come “incomprensibile” il comportamento di Ita.
“Ci sono centinaia di posti di lavoro a rischio e Palermo non se lo può permettere. È incomprensibile. Ita deve continuare a garantire il servizio di biglietteria. La commessa è stata vinta da Covisian”.
Barone continua: “Covisian sta facendo macelleria sociale. Non è chiaro quanti posti di lavoro tuteli. Pretende per cominciare a discutere di tagliare gli stipendi, togliere gli scatti di anzianità, abbassare l’inquadramento, fare macelleria sociale. Questo è inaccettabile. E i danni sarebbero gravissimi. Tra l’altro rischia di saltare una clausola sociale che oggi nel settore ha funzionato tutelando occupazione e salari e scardinando così una garanzia che ci sono voluti anni per conquistare. Tutto questo con i soldi dell’intervento pubblico. Non è accettabile”.
Ridulfo (Cgil Palermo) “In assemblea per la battaglia della ragione”
Mario Ridulfo segretario generale Cgil Palermo: “Lavoratrici e lavoratori oggi sono qui in un’assemblea aperta alla città, naturalmente per condividere con la città questa difficoltà, questa battaglia. Che è una battaglia della ragione contro l’irragionevolezza. Del diritto e dei diritti contro la sopraffazione. Noi spendiamo poche parole per dire che la ragione sta dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori che rivendicano l’applicazione di una legge dello Stato e rivendicano anche di un contratto di lavoro. Di una disposizione contrattuale”.
“Basterebbe poco per risolvere la vicenda”
Ridulfo si sofferma su un punto che potrebbe – a suo dire – essere risolto velocemente. “Ci vorrebbe poco – sottolinea – per dirimere questa vicenda e dare, naturalmente, ragione alla ragione. Ora non basta, non basta l’assemblea cittadina, l’assemblea aperta. Domani faremo lo sciopero. Naturalmente è un momento in cui le lavoratrici ed i lavoratori compiono il massimo dello sforzo ed anche del sacrificio perché significa rinunciare ad una giornata di lavoro. Non è solo la battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori di Almaviva oggi e di Covisian domani ma è una battaglia che riguarda la città. Noi rivendichiamo assieme ad una continuità di lavoro il fatto cha a Palermo ci possa essere un’attività produttiva che dà lavoro a centinaia di persone ancora per il futuro”.
“Vicenda durata troppo a lungo e ricca di trappole per i lavoratori”
E conclude: “Ecco, naturalmente, questo un primo appuntamento, purtroppo, di una vicenda che è durata troppo e che ha sempre trovato sulla propria strada una serie di trappole. L’ultima è questa. E naturalmente faremo di tutto per far sì che questa trappola venga smontata e restituire la serenità alle lavoratrici ed ai lavoratori assieme alla dignità che a loro viene tolta con questa proposta che di fatto è contenuta dentro un libro di cui le pagine sono veramente oscure”.
La vicinanza del sindaco Leoluca Orlando
Anche il sindaco Leoluca Orlando ha partecipato all’assemblea cittadina al foro italico mostrando preoccupazione per la situazione e stupore per gli sviluppi dell’operazione Ita.
“Ho chiesto al ministro del Lavoro ed al ministro dello Sviluppo Economico un coinvolgimento della realtà locale e della città ma anche delle associazioni sindacali di livello locale per una vertenza nazionale che registra l’assurdo comportamento di un’azienda a totale partecipazione pubblica che a differenza delle aziende private non intende rispettare la clausola sociale. È veramente un paradosso – osserva il primo cittadino – . Rischia di essere una provocazione, se è vero come è vero che l’Alitalia e l’operazione Ita viene finanziata con scostamenti consentiti dall’Unione Europea e che questi devono servire a tutto tranne che a salvaguardare i posti di lavoro di una realtà come quella palermitana nella quale, come è noto, il settore delle telecomunicazioni, è la maggiore fonte di lavoro”.
Lupo e Cracolici (Pd) “Intervenga il governo regionale”
Giuseppe Lupo ed Antonello Cracolici, rispettivamente capogruppo e parlamentare del Partito Democratico chiedono l’intervento del governo regionale per tutelare i livelli occupazionali.
“È il momento di passare dalla solidarietà agli atti concreti intervenendo sulla nuova compagnia aerea ITA e sulla società di servizi Covisian affinché adottino con urgenza ogni misura idonea a garantire la continuità occupazionale per i lavoratori Almaviva di Palermo impedendo che la vertenza in atto si trasformi nell’ennesima emorragia di posti di lavoro”. Sottolineano gli esponenti del Pd durante il presidio dei lavoratori.
“Ha il dovere di essere presente al confronto”
“Non possiamo rischiare – aggiunge Lupo che ha presentato un’interrogazione parlamentare firmata da tutti i componenti del gruppo Pd all’Ars – che vadano in fumo quasi 600 posti di lavoro ne accettare il mancato rispetto delle clausole sociali, diritto fondamentale dei lavoratori, e del riconoscimento di qualifiche e compensi maturati. Il Governo regionale – concludono – ha il dovere di essere presente al confronto con i sindacati in sede ministeriale e di adottare con urgenza ogni misura idonea a garantire la continuità occupazionale impedendo che la delocalizzazione dei servizi mortifichi competenze e professionalità già esistenti”.
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