Resais pronta ad inglobare tutti gli ex Pip, Espi pronta ad acquisire tutte le quote di resais e Sas, la Società dei servizi regionali che é già nata dalla funsione di tre società regionali, pronta ad incorporare tutto il sistema diventando la più grande controllata regionale dei servizi. Servizi che verrebero resi non solo alla Regione siciliana ma anhe a tutti i comuni dell’isola. Una sorta di enorme casa dove lavorerebbero tutti i precari (o ex precari) di quasi tutte le estrazioni.
L’acquisizione dall’Espi delle quote societarie della Resais, come stabilito in un’apposita delibera dal governo Musumeci, è solo il primo passo di una strategia più complessa che nei piani della Regione dovrebbe portare o al trasferimento delle azioni della società nel portafoglio della Sas (servizi ausiliari Sicilia) o alla fusione per incorporazione della “società salvagente” in Sas oppure alla creazione di una newco che assorbirebbe entrambe le compagini societarie: in ogni caso si arriverebbe a una società con un organico di oltre 3000 persone. Organico che potrebbe crescere ulteriormente in base alle scelte che si faranno in seguito per le categorie di precari rimaste fino ad ora fuori da questa operazione nata per gli ex Pip e per l’impiego dei precari della Partecipate dismesse che per legge regionale (varata dalla precedente Ars) dovrebbero transitare proprio in Sas.
Il progetto emerge dalla nota di aggiornamento del Def regionale, approvata dalla giunta, e trasmessa all’Assemblea regionale siciliana. Un documento la cui lettura riserva molte sorprese e dettagli non noti fino ad ora. “Il governo – si legge nella nota al Defr – intende procedere alla cessione, da parte di Espi alla Regione, della quota di partecipazione dello stesso Espi in Resais; successivamente il governo valuterà le migliori modalità per realizzare sinergie tra Sas e Resais, attraverso il trasferimento della partecipazione azionaria in Resais dalla Regione alla Sas o alla fusione di Resais in Sas o per incorporazione della prima nella seconda o con la creazione di una nuova società”.
Al momento il capitale di Sas è detenuto per l’82,72% dalla Regione; gli altri soci hanno in portafoglio tutti l’1,23% delle azioni: Istituto Zooprofilattico Sperimentale, Asp Palermo, Asp Ragusa, Asp Siracusa, Asp Caltanissetta, Asp Trapani, Asp Agrigento, Asp Messina, Asp Catania, Asp Enna, IRCCS Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta Specializzazione, azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello, azienda ospedaliera Universitaria Policlinico P. Giaccone di Palermo.
Il progetto darebbe vita ad un società di dimensione enrome come non la si vedeva da trenta o quaranta anni in Sicilia.
(nella foto una protesta di ex pip)
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