“Quello che è successo a mia madre è vergognoso. Non è possibile che una giornata di shopping finisca in ospedale dopo un’aggressione così violenta da parte dei due ragazzini”. Lo dice la figlia che ha assistito da lontano alla scena ed è stata la prima a soccorrere la madre aggredita da due ragazzini dopo un rimprovero.
“Erravano usciti dalla Rinascente. Avevo detto a mia madre di aspettarmi sul marciapiede perché dovevo andare a prendere l’auto parcheggiata – aggiunge la figlia – Da lontano ho visto mia madre che rimproverava due ragazzini che stavano abbattendo un palo della segnaletica. I due hanno iniziato a picchiarla e farla cadere a terra. Più che il dolore per la frattura, mia madre che è stata sindacalista era molto più arrabbiata per quanto le è successo. Distrutta per l’aggressione immotivata e violenta dei due teppisti”. La donna è stata trasportata in ambulanza in ospedale.
“Siamo stati al pronto soccorso del Civico non c’erano le barelle per portare dentro mia madre al pronto soccorso. Così siamo andati a Villa Sofia – aggiunge la figlia – Qui hanno fatto le analisi e la Tac, ma non può essere operata perché non ci sono posti. Così deve andare in clinica. Ieri con il femore rotto è rimasta nella barella del pronto soccorso”.
“Via Crucis nei pronto soccorso di Palermo per un’anziana col femore rotto”
“Niente barelle al pronto soccorso del Civico di Palermo, niente posti a Villa Sofia e per un’operazione al femore un’anziana aggredita da due ragazzini è costretta a rivolgersi ad una clinica dopo aver passato la notte su una barella dell’area di emergenza di Villa Sofia. Questo è quanto apprendiamo dalla stampa e non possiamo fare a meno di fare per l’ennesima volta una riflessione ormai sempre più frequente: la nostra sta diventando una sanità da terzo mondo, con liste d’attesa lunghissime e pronto soccorso che scoppiano”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars e presidente della sottocommissione ai pronto soccorso Antonio De Luca.
“Quanto riportato dalla stampa – dice Antonio De Luca – purtroppo non ci meraviglia più di tanto. Oltre alle frequentissime lamentale degli utenti, per la sanità nostrana sono arrivate in questi giorni tre sonore bocciature da parte di importanti istituzioni come il Ministero della Salute, Agenas e Crea. Sarebbe il caso che qualcuno al governo si svegliasse e cominciasse a fare qualcosa per i cittadini cui ha chiesto il voto. Nei prossimi giorni intanto convocherò una seduta della sottocommissione che coordino, alla presenza di sindacati e operatori della sanità. A quest’ultimi va il nostro plauso incondizionato. Se non non abbiamo ancora toccato il fondo, lo dobbiamo esclusivamente alla loro professionalità ed abnegazione”