Dopo il crollo avvenuto questa notte all’aeroporto di Palermo a causa del forte vento e la riapertura dello scalo, ora si aprono le polemiche. Sono i sindacati dei lavoratori in servizio al Falcone Borsellino a tuonare. “Riteniamo grave quello che è accaduto ieri sera all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, il crollo della parete che delimita l’area di cantiere dei lavori in corso dall’area imbarchi del terminal partenze e che poteva senz’altro avere conseguenze ben peggiori, dato il grande afflusso di persone. Ci chiediamo però anche come sia possibile che il vento possa far crollare una paratia esterna che dovrebbe essere adeguata e solida per affrontare questi eventi”. Lo dicono i segretari generali Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, Fit Cisl Sicilia Dionisio Giordano, Fp Cisl Palermo Trapani Lorenzo Geraci, Fisascat Cisl Palermo Trapani Stefano Spitalieri, commentano l’episodio del crollo di una parete avvenuto ieri sera all’aeroporto di Palermo.
Verifiche in corso
A venir già un pannello in cartongesso all’interno dell’aeroporto Falcone Borsellino, causando l’evacuazione dei passeggeri e lo stop ai voli. “Attendiamo di conoscere dalle verifiche in corso l’esatta dinamica – continu la sigla sindacale – e le cause del crollo e le eventuali responsabilità, come ribadiamo sempre la sicurezza deve essere prioritaria per i lavoratori dello scalo e per i passeggeri. Una struttura come l’aeroporto dovrebbe essere pronta adeguata ed attrezzata ad affrontare la forza del vento anche per la sua posizione geografica in una zona di grandi raffiche”. Il segretario generale Cisl Palermo Trapani, La Piana conclude “questo episodio è accaduto proprio ieri, quando in occasione della Giornata delle Vittime del Dovere abbiamo commemorato tutti coloro che sono morti a causa degli incidenti sul lavoro, e in cui abbiamo ribadito quanto la cultura della prevenzione debba stare alla base della tutela della vita dei lavoratori in ogni luogo di lavoro, e ancor di più in una struttura strategica come l’aeroporto dove è altissimo il flusso di persone in transito”.
Cisal: “Necessari più addetti in scalo”
“Quanto successo ieri sera all’aeroporto Falcone-Borsellino, a causa delle forte raffiche di tempo che hanno provocato danni e disagi, rende evidente che serve una maggiore presenza del personale nello scalo. Al di là dell’episodio certamente dettato da una contingente avversità atmosferica, non si può pensare di gestire oltre mille passeggeri, rimasti a terra per la cancellazione di sei voli e che si sono inevitabilmente assembrati, con pochi addetti per risparmiare qualche euro”. Lo dice Gianluca Colombino, Segretario Generale Legea Cisal, primo sindacato dello scalo di Punta Raisi. “Non vogliamo fare polemica o strumentalizzare quanto successo e che per pura fortuna non ha provocato danni anche alle persone – continua Colombino – ma da ieri sera riceviamo segnalazione da parte del personale e dei passeggeri e chiediamo ai vertici della Gesap ma anche di Gh, Aviapartner, Enav e Enac di riflettere su quanto accaduto. Il prossimo weekend avremo 164 movimenti tra arrivi e partenze e bisogna rinforzare il personale, anche ricorrendo agli stagionali. Il tema della sicurezza deve tornare centrale per i lavoratori e i passeggeri e su questo non transigeremo”.
Aeroporto Randazzo, riorganizzare personale Gesap
“Seppur causato dalle avversità del tempo e dal forte vento, quello che è successo ieri sera all’aeroporto “Falcone e Borsellino” deve essere un monito per i vertici di Gesap. L’importante sviluppo internazionale del nostro scalo ed il suo relativo incremento non indifferente di passeggeri negli ultimi anni si scontra, però, clamorosamente con un evidente ammanco di personale in servizio che l’Azienda deve assolutamente non sottovalutare. Ieri per puro miracolo non abbiamo contato feriti e questo dovrebbe indurre ad una migliore riorganizzazione dell’attività del personale ove necessario con nuove immissioni in servizio per garantire la sicurezza dei passeggeri in attesa dei rispettivi voli ed in caso di emergenze come quella rilevate ieri. Per questo, condivido anche la posizione delle rappresentanze sindacali aeroportuali autonome in materia di sicurezza sia per i lavoratori che per i passeggeri. Il Movimento 5 Stelle su questa questione terrà alta la propria attenzione convocando un tavolo su tale problematica all’interno di uno dei più importanti aeroporti europei”. Lo dice Antonino Randazzo consigliere del gruppo M5S a Palazzo delle Aquile. (ANSA).
Aeroporto nuovamente operativo nella notte
E’ tornato operativo all’1,35 della notte l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo che era stato chiuso in seguito alla procedura di emergenza e all’evacuazione dei passeggeri presenti all’interno del terminal alcuni dei quali sono stati presi dal panico.
“Raffiche di vento fino a 64 nodi – si legge in una nota diffusa dalla Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano – hanno causato danni rilevanti alle strutture interne ed esterne del terminal passeggeri, interessato da diversi cantieri di lavori. La forte intensità del vento ha causato la rottura della porta a vetri di uno dei gate al piano inferiore dedicato agli imbarchi. Il vento si è fatto spazio con forza verso l’interno del terminal, abbattendo la parete divisoria con pannelli di cartongesso (cesate) utilizzati per delimitare i cantieri di lavoro”.
Il ‘crollo’ del pannello alle 22,30
Il ribaltamento della parete è avvenuto alle 22,30 circa. Immediatamente è scattato il piano di emergenza dell’aeroporto. I passeggeri in sala, in attesa dell’imbarco, sono stati fatti evacuare attraverso il varco staff. Non ci sono stati feriti. Il personale dell’aeroporto ha dato assistenza. Le compagnie hanno previsto per i passeggeri il trasferimento in hotel.
Aeroporto chiuso per procedura d’emergenza
A mezzanotte è stato diffusa un nota di chiusura dell’aeroporto, inizialmente fino alle 02.30. Lo scalo aeroportuale è invece tornato operativo all’01,35 e le compagnie hanno riprogrammato i voli del mattino. La Gesap comunica infine che dal primo pomeriggio di ieri, a causa del forte vento di Scirocco, sei voli sono stati deviati verso gli aeroporti di Catania e Lamezia Terme e altri otto sono stati cancellati.
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