Sarà il Movimento dei poliziotti, insieme a circa duecento ciclisti di varie associazioni, ad accogliere domenica 21 maggio, alle ore 11.30, alla rotonda di via Oreto a Palermo la Croma blindata che apriva il corteo di scorta al giudice Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo.
A venticinque anni dalla strage di Capaci torna in Sicilia la Quarto Savona Quindici, l’auto sulla quale viaggiavano Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, ad accompagnarla Tina Martinez Montinaro che, per tutto il mese di maggio, ha portato in lungo e in largo per l’Italia quel che resta dell’auto sulla quale viaggiava il marito Antonio.
La Croma sarà scortata da MP fino alla caserma Pietro Lungaro dove sosterà domenica pomeriggio e lunedì per l’intera giornata, gli iscritti al sindacato di polizia resteranno accanto alla macchina per rendere omaggio alla memoria dei colleghi ammazzati e per raccontare alle scolaresche in visita chi erano quei tre ragazzi che la mafia ha fatto saltare in aria a Capaci. Alle 8.30 di martedì 23 maggio la Quarto Savona Quindici, sempre scortata da MP, raggiungerà il Giardino della memoria di Capaci, luogo dove è stata trovata l’auto subito dopo l’esplosione.
In occasione del venticinquennale della strage sarà consegnata a Tina Montinaro, vedova di Antonio, la presidenza nazionale onoraria di MP.
“A Tina Montinaro ci lega un affetto antico e speciale – spiega Giovanni Assenzio, segretario provinciale di MP Palermo – è una donna combattiva e coraggiosa. Grazie a lei il ricordo di Antonio, Rocco e Vito è sempre stato, ieri come oggi, presente. Portare la Quarto Savona Quindici a Palermo è come riportare a casa i nostri giovani colleghi”.
Ad Assenzio fa eco Antonino Alletto, segretario generale nazionale di MP: “Tina non si è mai arresa davanti alla morte, quella Croma non si è fermata a Capaci ma ha continuato a macinare chilometri. Dalla caserma di Peschiera del Garda, dove è stata custodita dal ’92, ha organizzato negli anni incontri con studenti, cittadini comuni e autorità ma solo nel Nord Italia, il suo desiderio era quello di far tornare nel luogo dell’eccidio la macchina simbolo della strage e lo ha fatto con determinazione, sfidando ogni fatica come fa un vera poliziotta che crede nel proprio mestiere. In questa settimane – prosegue Alletto – ha accompagnato la Quarto Savona ovunque da Sarzana, a Pistoia, da Riccione a Monte San Giusto, a Napoli, Vibo Valentia e Locri ricevendo affetto da parte di tutti. Ma l’emozione più grande, per lei e per noi, è far tornare a Palermo la Quarto Savona e con lei la memoria di chi non c’è più”.
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