Continua la lotta per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia. Una legge ancora ferma in parlamento. Questa mattina una delegazione del Comitato regionale per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia ha consegnato al protocollo della presidenza della Regione 102 atti deliberativi provenienti da ogni angolo della Sicilia.
Consegnati 102 atti
La delegazione del Comitato regionale, ha consegnato al protocollo della presidenza della Regione Siciliana 102 atti deliberativi. Negli Atti, sindaci e amministratori chiedono alla Giunta di governo regionale di emanare apposita Delibera destinando 20 milioni di euro tra le risorse indicate al comma 546, art 1 della Legge 234 del 30 dicembre 2021, “a titolo di concorso alla compensazione degli svantaggi strutturali derivanti dalla condizione di insularità”, per il finanziamento della fase di start up delle disposizioni istitutive le zone franche montane in Sicilia, al fine di favorire la conclusione della fase istruttoria, come auspicato dal Comitato regionale zone franche montane, a difesa del diritto di residenza nelle Terre alte di Sicilia.
La lettera alla regione
“Voglia considerare che, la mancata indicazione, da parte del Governo regionale, di una copertura finanziaria certa non consentirà alla Commissione Bilancio del Senato di rendere un parere favorevole alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato”, scrivono i rappresentanti del Comitato regionale nella nota di trasmissione degli Atti, indirizzata al presidente Musumeci.
“Competenza regionale”
Nella lettera il Comitato ribadisce che “la competenza normativa è esclusivamente della Regione Siciliana non essendo, quella della fiscalità di sviluppo, materia di competenza dello Stato”. “Ulteriori ritardi – concludono – nella definizione dell’iter avranno delle irrimediabili ripercussioni su tutte le Terre alte di Sicilia. Abbiamo motivo di ritenere che Ella non lo consentirà”.
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