Dopo tre anni di assenza a causa della pandemia, tornano le processioni del venerdì santo a Palermo. Le confraternite del capoluogo siciliano si sono organizzate per ripristinare la storica tradizione religiosa in occasione delle festività pasquali. Non ha fatto eccezione la chiesa del SS. Crocifisso, a Borgovecchio, dove le tre compagini religiose del quartiere hanno voluto dare un segno di unità e di pace, onorando la celebrazione eucaristica in un unico grande evento.
Tornano le processioni del venerdì santo
Tanta la gente presente ad aspettare l’uscita della processione. Chiaro segno del legame che vi è fra l’evento della via Crucis e la cittadinanza. L’inizio della celebrazione liturgica è avvenuto intorno alle 17.30, con l’uscita della ‘vara’ di Gesù Cristo e quella a seguire, come da tradizione, della Madonna. Un corteo che procederà fra le strade del quartiere, per poi rientrare all’interno della chiesa intorno alle 23.30, termine ultimo fissato dalla diocesi per la chiusura degli eventi. Un limite temporale che ovviamente non è perentorio, ma necessario per dare una regolamentazione ad un simile evento durante il periodo di pandemia che si sta affrontando.
Da Borgovecchio un messaggio di pace e unità
Una manifestazione, quella che si sta tenendo a Borgovecchio, organizzata dalle tre confraternite del quartiere: quella del SS. Crocifisso, che di recente ha compiuto duecento anni dalla sua fondazione, quella della chiesa di San Giuseppe, fondata nel 1920, e quella della chiesa di Sant’Anna, gemellata con il comune di Castelbuono e la cui nascita risale addirittura a metà del ‘500. Le tre compagini del quartiere hanno voluto onorare insieme l’evento pasquale. Ciò per dare un messaggio di pace e serenità, in un momento nel quale le pagine di cronaca si riempiono di fatti di guerra.
“Speriamo che sia una Pasqua di vera resurrezione”
Elemento ricordato anche da Giuseppe Scavone, superiore della chiesa di Sant’Anna. “Spero che questo sia un momento di vera resurrezione, per uscire da questo periodo di pandemia e di guerra. Le nostre confraternite hanno deciso di unirsi per dare un messaggio di pace e di unità. Questo scenario di gente è qualcosa di meraviglioso. Le celebrazioni religiose sono davvero mancate in questi anni, soprattutto in un realtà come quella di Borgovecchio molto attaccata al mondo religioso”.
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