“Un vero e proprio autogol quello del sindaco Orlando, che vive ormai in un loop temporale da film di fantascienza. Vendere, anzi svendere le azioni della Gesap è un errore macroscopico”. Lo dice il presidente di Unicoop Sicilia, Felice Coppolino che interviene sulla vicenda della vendita delle quote Gesap del Comune di Palermo e si associa all’appello del senatore di Italia Viva, Davide Faraone, del vice presidente di Gesap, Alessandro Albanese, e del presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi che hanno manifestato la propria contrarietà.
“Danno economico incalcolabile”
Continua Coppolino: “Un danno economico incalcolabile soprattutto adesso che, un’eventuale operazione di cessione di quote, il cui valore attuale è bassissimo rispetto al passato, darebbe il via ad una speculazione e ad un depauperamento aziendale dagli esisti imprevedibili”.
Prosegue il presidente di Unicop Sicilia: “Condivido perfettamente quanto espresso da Davide Faraone, da Alessandro Albanese e da Massimiliano Miconi – ha aggiunto Coppolino – e mi interrogo sul perché di questa manovra, ponendomi soprattutto una domanda: A chi gioverebbe tutto questo?”.
“Non è questa la soluzione”
“Sono assolutamente convinto che non possa e non debba essere questa la soluzione ai problemi finanziari che sta attraversando il Comune di Palermo. E il giravolta del primo cittadino di Palermo, che prima era nettamente contrario alla privatizzazione della Gesap adesso, invece, apre le porte a incerte operazioni imprenditoriali, solo forse per tentare di mettere altra polvere sotto i suoi tappeti”.
Coppolino conclude: “Tutto questo è inaccettabile e Unicoop Sicilia sarà sempre e, comunque, a fianco dei lavoratori, se ce ne fosse bisogno, e di tutti coloro che si porranno con determinazione contro questa scelta sciagurata”.
A novembre la smentita della vendita
Ad inizio novembre l’assessore al Bilancio del Comune di Palermo Sergio Marino ha smentito categoricamente ogni voce relativa alla possibile cessione delle quote detenute dal Comune di Palermo in Gesap. Al contrario, Marino ritiene la Partecipata un elemento di punta del patrimonio comunale.
“Ritorno a smentire categoricamente questa ipotesi, ricordando l’impegno del Comune di Palermo nel sostenere la Gesap in questi anni. La partecipata è un fiore all’occhiello. Il turismo di Palermo non può prescindere dalla nostra presenza nella Partecipata”.
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