L'ultimo evento sportivo risale al 2013

Tarda ad arrivare la riapertura del Velodromo, da mettere a punto l’impianto elettrico

La riapertura del Velodromo di Palermo tarda ad arrivare. La restituzione dell’impianto di via Lanza di Scalea ai cittadini palermitani era stata annunciata dal Comune come imminente tra fine 2022 ed inizio 2023. Ma se la struttura è diventata ormai un attore protagonista sul tema dei grandi eventi, rimane ancora al palo in merito alla sua propensione naturale, ovvero lo sport. La ditta che si sta occupando dei lavori, di concerto con il Coime, ha completato gli ultimi accorgimenti al campo in erba sintetica, con la predisposizione delle mezzelune poste nelle aree di rigore del terreno di gioco. Rimane però da ultimare la messa a punto dell’impianto elettrico. Fatto su cui, riferiscono dal Coime, si attende l’intervento di AMG.

Il sopralluogo al Velodromo

Un impianto, quello della VII Cirscorizione, chiuso ormai dal 2013. Da allora, le porte del Velodromo non hanno più riaperto i battenti se non per eventi musicali. Nel frattempo, si sono verificati diversi ritardi che hanno comportato un allungamento dei tempi degli interventi. Elemento evidenziato in diverse live effettuate dalla nostra redazione all’interno dell’impianto. Fatto che ha costretto le società di ciclismo a dirigersi verso altri lidi, come l’impianto di Noto. Trecento chilometri di viaggio per potere “realizzare il sogno” di scendere in pista e farsi un giro sull’anello. Fatto per il quale, almeno a Palermo, si dovrà attendere ulteriormente, ovvero fino a quando non verrà riammodernata l’attuale struttura, ormai logora e fuori dagli standard della Federciclismo.

Un fatto su cui si è concentrata l’attenzione della Commissione Bilancio, che ha effettuato un sopralluogo nella giornata di mercoledì 15 febbraio. “I consiglieri hanno voluto verificare lo stato dell’impianto e dei lavori, che presto saranno ultimati, con la volontà di contribuire alle necessarie valutazioni rispetto all’utilizzo futuro della struttura. Un impianto che deve tornare ad essere un fiore all’occhiello della città, dentro un sistema complessivo di spazi sportivi a disposizione delle tante discipline praticate in città, su cui la commissione continuerà a vigilare, sia in riferimento alla restituzione alla città che al suo utilizzo”.

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La rabbia della Federciclismo regionale

Furente il presidente regionale della Federciclismo Diego Guardì che, in una nota, invita l’Amministrazione ad accelerare i tempi. “Da quattro mesi ad oggi i lavori sono andati a piccoli passi e non oltre la collocazione del manto erboso sintetico, per quanto riguarda il campo di calcio. Rimane da ultimare la messa a punto dell’impianto elettrico. Fatto su cui, riferiscono dal Coime, si attende l’intervento di AMG. E deve ancora essere completata la sistemazione della pista dedicata al ciclismo, vero ed unico motivo di esistere dell’impianto palermitano”

“Nonostante infiniti sopralluoghi con i tecnici dell’amminstrazione – prosegue Guardì -, nonostante il nostro contributo e tutte le azioni possibili messe in campo da noi per riaprire quanto prima il Velodromo “Paolo Borsellino”, l’impianto ancora non è disponibile per la pratica sportiva. Sembra paradossale – continua Guardì – registrare i proclami che annunciano i concerti che proprio al Velodromo si disputeranno con tanto di calendario già ufficiale, dimenticando che la priorità è riaprire la struttura sportiva al servizio dei palermitani e ridare vita ad un impianto vero fiore all’occhiello della città di Palermo”.

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Sul cronoprogramma Guardì ha non poco da recriminare. “Avevamo ricevuto garanzie sulla riapertura entro dicembre scorso. Così è evidente che non è stato. Oltre l’impianto elettrico mancano circa 70 metri per completare il rifacimento della pista, ed i tempi di fine lavori ancora non sono stati specificati”.

Nove anni di chiusura

Una riapertura che interromperebbe un digiuno lungo addirittura nove anni. Era infatti il lontano 2013 quando l’impianto di via Lanza di Scalea ospitò l’ultimo evento di ciclismo regionale di rilievo. Poi, il nulla più totale. Un impianto che, nei progetti della vecchia Amministrazione comunale, ha sempre avuto una natura polivalente. L’impianto è stato punto di riferimento anche del football americano, tanto da ospitare, nel 2010, l’XI Ninebowl, poi vinto dai Crusaders Cagliari.

Proprio in questo senso, negli scorsi mesi si è generato un dibattito legato alla destinazione d’uso del campo. L’ex assessore Paolo Petralia Camassa, con un atto d’indirizzo firmato il 7 dicembre 2021, ha cercato di rilanciare il futuro dell’impianto, prevedendo al suo interno lo svolgimento di cinque sport. Un progetto rivelatosi irrealizzabile per motivi tecnici. Per l’omologazione del campo da parte delle rispettive federazioni, infatti, era necessario soddisfare delle specifiche regolamentari, fra cui le linee del campo, evidentemente incompatibili fra gli sport di cui sopra.

Di recente quindi, si è operata una scelta precisa, destinando il campo a rugby e football, nonchè ad allenamenti per le associazioni sportive dilettantistiche di calcio. Niente ciclismo quindi, almeno in una prima fase, ma il Velodromo potrà tornare ad ospitare il suo core business naturale: lo sport.

 

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