Piovono critiche sul Velodromo di Palermo. La struttura di via Lanza di Scalea dovrebbe ospitare il 25 agosto il concerto di Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Una decisione che ha lasciato perplessi gli operatori sportivi regionali, che attendono da oltre otto anni la riapertura dell’impianto. Open day ancora lontano, alla luce dello stato dei lavori e delle condizioni della pista di ciclismo, ormai da ristrutturare.
Dopo il nuovo inizio dei lavori, qualche progresso è stato fatto. I lavoratori del Coime hanno provveduto ad installare il sistema di drenaggio del futuro campo, sul quale però sono ancora presenti ghiaia e pietre. Proprio sull’area dove in futuro sorgerà il manto in erba sintetica, è stato eseguito un livellamento del terreno. Ma, al momento, ciò non basta.
A palesare la situazione critica vissuta dall’impianto di via Lanza di Scalea è il presidente della Federciclismo regionale Diego Guardì. “Da otto anni non si fa attività ciclistica al Velodromo. Ora spunta su un noto sito di ticketing online (vendita di biglietti) che giorno 25 agosto ci sarà un concerto qui. Vorrei sapere da chi ha autorizzato l’evento, perchè qualcuno ci sarà, come si può fare un evento a scopo di lucro in un impianto che è inagibile per fare sport, attività ludico-motoria e sociale con le scuole“.
Diego Guardì presta particolare attenzione allo stato della pista di ciclismo. Una struttura visionata due anni fa, quando era praticamente completa. Poi il nuovo abbandono, con il degrado che è ripiombato sull’anello. “Due anni fa avevamo iniziato a sistemare la pista. Era completa, quasi interamente finita. Poi c’è stato un problema sul campo, che ha portato ad una serie di diatribe fra Comune e Coime. Da due anni i lavori sono con le quattro frecce. Ora così, per miracolo, spunta l’ipotesi che per un concerto di De Gregori e Venditti i lavori possono riprendere. Tutto si può aggiustare. Ma si aggiusta il manto, non la pista, dove nel frattempo è cresciuta l’erba e si sono dilatati i giunti”.
Capitolo a parte riguarda la tribuna coperta dell’impianto di via Lanza di Scalea. L’area, tuttora inagibile, non è accessibile nemmeno dalla scalinata esterna, che è stata sbarrata con delle barriere in ferro per impedirne l’accesso. “Fra l’altro la tribuna coperta è inagibile. Basterebbe togliere questa campata fatiscente per renderla agibile totalmente. E’ un impianto soprattutto estivo. Non si capisce quindi a cosa serve questa tettoia”.
Il presidente della Federciclismo regionale parla poi della richiesta, avanzata dal Comune di Palermo, di collaborare alla redazione di un progetto da inserire nell’ottica del PNRR. “Parlerò con il presidente nazionale per capire se la Federazione ha intenzione di investire su un Velodromo come Palermo, visto quello che è successo. Oppure se dirottare i nostri progetti su Montichiari o Treviso, dove l’attività si fa più frequentemente. Come al solito, la Sicilia rischia di perdere le opportunità che la vita gli offre“, chiosa amaramente Guardì.
Presente al sopralluogo odierno il consigliere di +Europa Fabrizio Ferrandelli. Il presidente dell’Assemblea nazionale, coadiuvato dal collega di partito Cesare Matttaliano, analizza lo stato di avanzamento dei lavori al Velodromo. “Questa situazione sa di beffa. Nonostante le condizioni del Velodromo, vai su un sito di ticketing online e vendi una disponibilità per un concerto che ad oggi mi sembra quantomeno incerto. Non vedo manodopera qui presente, magari sono sfortunato. Ritengo che sia poco credibile che vengano rispettati i termini del cronoprogramma che prevedono una chiusura al 30 aprile. Ce lo auguriamo per l’immagine della città, ma non credo che questa roadmap possa essere rispettata”.
A tenere banco è la questione concerti, sulla quale Ferrandelli è estremamente chiaro. “Sulla questione vorremmo fare chiarezza. Anche noi abbiamo interloquito con gli uffici ed anche loro non ne sanno niente. Ma questo è ancora più grave. Non è possibile che su una nota catena di ticketing online ci siano in vendita dei biglietti per un concerto e che il Comune non ne sappia nulla. Ma in che mani siamo stati?“, affonda Fabrizio Ferrandelli.
Un concerto, quello previsto per il 25 agosto, sul quale si è aperto un giallo relativamente alle autorizzazioni. Dal 18 marzo sono in vendita i biglietti per l’evento che vedrà protagonisti Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Ma nessuno al Comune di Palermo sembra aver autorizzato l’evento. In questa categoria rientrano infatti sia il dirigente del Coime Francesco Teriaca che l’assessore allo Sport Paolo Petralia Camassa.
Sono passati oltre otto anni da quando l’impianto di via Lanza di Scalea ha ospitato l’ultima gara sportiva. Da allora, la struttura è un cantiere a cielo aperto. Tribuna coperta non agibile, manto erboso non ancora installato e tanti lavori da fare.
Sulla vicenda è intervenuto negli scorsi giorni Giuseppe Rapisarda, organizzatore dell’evento, che in una nota ha dichiarato quanto segue. “Il progetto prevede l’utilizzazione del Velodromo nella metà parte già agibile. Tutto il resto sarà lasciato fuori dall’accesso al pubblico poiché la struttura si può facilmente dividere in compartimenti. Così come fatto nei precedenti eventi l’agibilità sarà ridotta a 4.900 biglietti con posti a sedere nel parterre e verrà utilizzata la gradinata frontale. Dopo la riunione tenuta nelle scorse settimane tra i tecnici del Comune e quelli della società organizzatrice è stato stilato un cronoprogramma, fino ad ora perfettamente rispettato dal Comune. La conclusione dei lavori è prevista ad aprile, ben 5 mesi prima dell’evento”.
“Nel corso dell’incontro è stato deciso che avremmo provveduto a presentare le opportune richieste per ottenere l’autorizzazione – prosegue Rapisarda -. Dopo questa riunione e dopo aver fatto partire l’intera pratica autorizzativa abbiamo inviato una comunicazione annunciando la partenza del progetto. Rassicurati telefonicamente dalle parti in causa è stato deciso di lanciare il concerto. Come per tutti gli eventi anche in questo caso la macchina organizzativa ha una velocità diversa rispetto a quella burocratica ma questo non può danneggiare una città che è lontana da tanto tempo dai grandi concerti”.