Dalla tribuna alla pista: il Comune dovrà decidere sul futuro

Velodromo, completati i lavori sul campo, ma c’è ancora tanta strada da fare


L’attesa è finita: sono stati completati i lavori sul campo da gioco del Velodromo di Palermo. Dopo numerosi stop forzati ed alcuni inattesi, le maestranze hanno completato la posa del tappeto in erba sintetica e degli elementi accesorie. Un primo passo concreto verso la riapertura della struttura. Il Coime infatti ha potuto consegnare i lavori al Comune, che dovrà decidere adesso cosa fare dell’impianto. Posta la volontà dell’Amministrazione di continuare a fare eventi musicali, bisognerà capire a quali sport riaprirà. Di sicuro, almeno in questa fase, non al ciclismo, visto che la pista non è più regolamentare e versa in condizioni di incuria evidenti. Interventi che, logicamente, dovranno interessare anche la tribuna. Ciò per garantire una più ampia fruizione della struttura.

Teriaca (Coime): “Lavori sul campo finiti”

A comunicare la fine degli interventi sul manto erboso è stato il dirigente del Coime Francesco Teriaca che, in un video realizzato dalle maestranze del Comune, ha immortalato i progressi effettuati. “Abbiamo consegnato i lavori sul campo da gioco al Comune di Palermo. Lo abbiamo comunicato a tutti gli uffici competenti, dall’assessorato allo Sport a quello dello Spettacolo. La struttura adesso è completa e pronta all’uso”. Da capire quale sarà il futuro della struttura. Elemento su cui Teriaca non si sbilancia, rimettendo la questione alla politica. “Sarà il Comune a decidere cosa fare con l’impianto, a quali sport e a quali tipologie di eventi destinarlo”.

Intanto, c’è da prendere atto di un fine lavori atteso da tempo. Il prato, per troppo tempo rimasto imballato all’esterno della struttura, adesso si trova al suo posto. Le maestranze hanno posizionato le porte, dopo aver realizzato in precedenza le predisposizioni necessarie. Interventi che si sono conclusi con la pittura delle linee da gioco e la posa delle panchine sul campo per destinazione. Va ricordato però che il terreno da gioco non sembra regolamentare per le partite di calcio professionistico e potrà quindi essere usato per allenamenti ed eventi di calcio amatoriale. Fatto che apre le porte alla possibilità di utilizzare il terreno da gioco per altri sport di squadra, come il football americano o il softball.

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La pista di ciclismo

Da capire, quindi, i tempi di riapertura dell’impianto agli eventi sportivi. Se, infatti, da parte dell’Amministrazione si è registrata una certa volontà di destinare l’impianto a futuri eventi musicali, ad oggi c’è incertezza sulla reale destinazione d’uso dell’impianto di via Lanza di Scalea. Il Velodromo, lo dice lo stesso nome, dovrebbe ospitare come sport principale il ciclismo su pista. Ma l’anello, ad oggi, è tutto fuorchè utilizzabile. Dopo i lavori condotti sul campo infatti, la struttura presenta ancora qualche cicatrice, oltre alla presenza di spaccature evidenti e di erbacce che scendono dalla parte superiore dell’anello.

Un tema del quale si è tornati a parlare a fine marzo, in occasione della presentazione del nuovo team siciliano, ovvero la  Casano Matek Elenka. “Stiamo per restituire il Velodromo alla città di Palermo – dichiarò il sindaco di Palermo Roberto Lagalla – . La ristrutturazione è stata fatta. Le federazioni hanno criteri abbastanza diversi rispetto a quelli su cui fu costruito l’impianto illo tempore. Ciò ai fini dell’accreditamento agonistico delle varie struttura. Dovremmo valutare con la Federciclismo su che tipo di manifestazioni utilizzare il Velodromo e su quali tipi di categorie”.

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Gli impianti, negli ultimi anni, hanno subito una rapida evoluzione, virando verso strutture al chiuso che consentano di privilegiare l’aerodinamica (inevitabilmente influenzata da elementi climatici come il vento) e di raggiungere picchi di velocità superiore. Fatto spiegato, nella stessa occasione, da uno che di ciclismo se ne intende, come Francesco Moser. So che c’è il Velodromo a Palermo che è ancora inattivo. C’è quello di Noto, dove sono stato tre anni fà. Per la pista ci vorrebbero degli impianti coperti. In Italia ne abbiamo soltanto una, ovvero quella di Montichiari. Speriamo ne venga fatta qualcun’altra. In stati con meno passione e propensione per il ciclismo del nostro, ci sono molti più impianti”.

Il lungo digiuno del Velodromo

Una riapertura che interromperebbe un digiuno lungo quasi dieci anni. Era infatti il lontano 2013 quando l’impianto di via Lanza di Scalea ospitò l’ultimo evento di ciclismo regionale di rilievo. Poi, il nulla più totale. Un impianto che, nei progetti della vecchia Amministrazione comunale, ha sempre avuto una natura polivalente. L’impianto è stato punto di riferimento anche del football americano, tanto da ospitare, nel 2010, l’XI Ninebowl, poi vinto dai Crusaders Cagliari.

Proprio in questo senso, negli scorsi mesi si è generato un dibattito legato alla destinazione d’uso del campo. L’ex assessore Paolo Petralia Camassa, con un atto d’indirizzo firmato il 7 dicembre 2021, aveva cercato di rilanciare il futuro dell’impianto, prevedendo al suo interno lo svolgimento di cinque sport. Un progetto rivelatosi irrealizzabile per motivi tecnici. Per l’omologazione del campo da parte delle rispettive federazioni, infatti, era necessario soddisfare delle specifiche regolamentari, fra cui le linee del campo, evidentemente incompatibili fra sport diversi.

Una struttura su cui viene annunciata l’imminente riapertura già da alcuni mesi. La stessa però non si è ancora concretizzati, se non per evento extrasportivi, come ad esempio il concerto di Antonello Venditti e Francesco De Gregori. L’ultimo sopralluogo nell’impianto di via Lanza di Scalea risale al 15 febbraio scorso. A condurlo la commissione Bilancio del Comune di Palermo. Occasione nella quale venne fuori l’ennesimo di una lunga serie di inconvenienti, ovvero la necessità di intervenire sul sistema elettrico. Adesso però sembra essere la volta buona. Al momento sono annunciati solo eventi musicali ma, nel prossimo futuro, il Velodromo dovrebbe tornare ad ospitare la sua naturale propensione: lo sport. O almeno lo si spera.

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