Era un annuncio già nell’aria da tempo ma sembra arrivato il momento dell’ufficialità. Carolina Varchi lascerà il ruolo da vicesindaco di Palermo una volta raggiunto l’obiettivo dell’approvazione del bilancio consolidato 2022. A dichiararlo è la stessa parlamentare di Fratelli d’Italia, ospite della puntata di Talk Sicilia che andrà in onda in forma integrale mercoledì 12 luglio. Un atto che, di fatto, chiuderà la trafila dei documenti contabili di Palazzo delle Aquile per quest’anno e che, soprattutto, permetterà di sbloccare la spesa per l’Amministrazione guidata da Roberto Lagalla. Soldi che, quindi, potranno essere investiti per garantire servizi essenziali, come ad esempio manutenzione stradale o illuminazione pubblica. Addio programmato da tempo ma che, secondo l’esponente di FdI, non porterà ad un rimpasto nel breve periodo.
Rimettere in piedi i conti del Comune di Palermo. Un’operazione non semplice e che ha sottoposto gli uffici e il Consiglio Comunale agli straordinari. Nel solo mese di dicembre 2022 infatti, Sala delle Lapidi è stata chiamata ad approvare in ordine il rendiconto 2021, il bilancio di previsione 22-24 e il bilancio consolidato 2021. Un via libera, quest’ultimo, arrivato sul fil di sirena il 31 dicembre non senza polemiche. “Io avevo un impegno con la città – ha dichiarato Carolina Varchi -, ovvero rimettere le scritture contabili in pareggio e, di conseguenza, di consentire al Comune di fare gli investimenti e di partire con le assunzioni. Tutte cose che faremo nel giro di poco tempo. Ormai è un orizzonte temporale che vedo nitido davanti a me”.
Un tour de force che ha permesso di colmare un vuoto ereditato dalla precedente Amministrazione e che ha dato soprattutto il via al processo per chiudere l’accordo con lo Stato, sottoscritto a gennaio 2023 proprio su iniziativa della stessa Carolina Varchi, che ha più volte fatto la spola fra Palermo e Roma in questi mesi per cercare di smussare gli angoli di aumenti e restrizioni del precedente piano di riequilibrio, rimodulato in seguito ad una forte azione politica intrapresa in aula dallo stesso partito del vicesindaco, ovvero Fratelli d’Italia. “Quando mi sono insediata, visto il ritardo nell’approvazione dei bilanci, mi ero un po’ scoraggiata – ha sottolineato la parlamentare -. Però posso dire che dopo un anno di duro lavoro questo orizzonte temporale lo vedo chiaro davanti a me. Credo che sia giusto, da parte mia, volermi dedicare al mio impegno parlamentare. Sono componente dell’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati. Naturalmente, da parlamentare del territorio continuerò a seguire le legittime istanze della mia città. Ma credo che, sotto il profilo amministrativo, potrò dare spazio ad altri”.
Il quadro è quindi cambiato, anche se la vera partita inizia ora. Dopo l’approvazione del piano di riequilibrio, l’obiettivo dell’Amministrazione Lagalla è chiaro: sbloccare la spesa. Obiettivo che si potrà raggiungere solo attraverso l’approvazione del bilancio di previsione 23-25, la cui trattazione inizierà presumibilmente fra giovedì e venerdì, e del bilancio consolidato 2022. Documento che, con ogni probabilità, segnerà la parola “fine” sull’esperienza di Carolina Varchi da vicesindaco di Palermo. “Credo che l’orizzonte possa essere quello del bilancio consolidato 2022, ma non posso dare date temporali perchè tutto è rimesso alla sovranità del Consiglio Comunale. Quando tutti gli atti saranno approvati, io lascerò spazio“.
La domanda che quindi si pone il mondo politico palermitano è su chi sarà il successore. “E’ una valutazione che dovrà compiere il partito”, ha commentato il vicesindaco, anche se da alcune settimane si alzano le quotazioni di Giampiero Cannella, coordinatore della Sicilia occidentale del partito e attuale assessore alla Cultura e ai Rapporti con il Consiglio Comunale. “E’ già in Giunta – ha commentato la Varchi -. Ma è chiaro che il suo posto fra gli assessori sarebbe comunque da rimpiazzare da un altro nome espressione di Fratelli d’Italia”. La porta è quindi aperta, anche se di acqua sotto i ponti di Palazzo delle Aquile ne dovrà passare. Un “fiume politico” che però, secondo la parlamentare nazionale, non porterà necessariamente ad un rimpasto, o almeno non nell’immediato.
Una parola che era tornata in auge nell’agenda politica palermitana ad inizio, in seguito alle polemiche sul fronte indennità, ma soprattutto dopo le polemiche nate fra la stessa Carolina Varchi e il sindaco Roberto Lagalla sul tema del Palermo Pride. Istanze che l’esponente di Fratelli d’Italia rivendica senza mezzi termini, riconducendo il tutto ad una normale divergenza di opinioni in un rapporto ispirato al confronto e alla collaborazione. Niente rimpasto subito quindi, anche se è la stessa esponente di Fratelli d’Italia a ritenerlo un momento fisiologico nell’arco dei cinque anni della consiliatura. Argomenti approfonditi nella puntata di Talk Sicilia, che andrà in onda mercoledì 12 luglio sui canali di BlogSicilia.