I vandali tornano a colpire a San Giuseppe Jato (Palermo). Danneggiate le finestre della struttura che si trova all’interno del perimetro della pista di pattinaggio di contrada Mortilli.

Qualcuno è penetrato all’interno dell’impianto sportivo e ha mirato a questi due infissi, danneggiando il vetro.

Indagano i carabinieri a cui è stata sporta denuncia dal Comune, proprietario dell’impianto. Si stanno visionando le immagini della videosorveglianza presente in zona per poter riuscire a individuare i vandali della pista di San Giuseppe Jato.

Vandali in azione a Partinico

Nella notte, ignoti hanno preso di mira la sede del Partito Democratico a Partinico, imbrattando la targa con vernice rossa. L’atto vandalico, avvenuto nel cuore del centro storico, ha suscitato immediate reazioni e condanna.
Le forze dell’ordine sono già al lavoro per identificare i responsabili. Sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona, nella speranza che possano fornire elementi utili all’indagine.

Il vandalismo non solo un allarme “ferroviario”

Il vandalismo è un allarme generale, prova ne sono gli, ultimi episodi. Fra questi il danneggiamento a Caltavuturo della statua dedicata alle vittime della mafia. Qualcuno la scorsa in via Giovanni Falcone ha vandalizzato l’opera realizzata da Letizia Li Puma, dedicata alle vittime delle stragi di mafia di Capaci e di via D’Amelio. La denuncia è stata presentata dall’amministrazione comunale. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Sindaco: l’azione di balordi

“Purtroppo è l’azione giovani vandali che passano le loro giornate danneggiando la cosa pubblica. E’ successo anche nel parco giochi del Comune e adesso è toccato alla statua realizzata per ricordare le vittime della mafia. Il Comune farà di tutto per restaurare la statua”. Lo dice il sindaco di Caltavuturo Salvatore Di Carlo. “Spero che presto venga ripristinata  l’integrità della scultura – dice il consigliere comunale ed ex sindaco Domenico Giannopolo – Il messaggio che deve passare è quello dell’antimafia e dei suoi simboli e non quello del vandalismo demolitorio”.

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