“Non siamo contrari ai giovani stagisti, purché tale chiamata si traduca in vera formazione e tirocinio e non in assunzioni mascherate. Appare pleonastico che non è questa la notizia che preoccupa, ma la continua indifferenza che il Governo Regionale manifesta nei confronti dei dipendenti della Regione Siciliana.
Indifferenza che mortifica il lavoro di tanti dipendenti funzionari della Regione Siciliana che sono diventati invisibili, perché il loro operato, che se pur riconducibile alle mansioni proprie del ruolo, giornalmente con spirito di abnegazione garantisce l’operatività della macchina regionale e spesso anche con enormi responsabilità in quanto figure apicali dell’amministrazione”.
E’ quanto afferma il segretario regionale Giuseppe Badagliacca commentando la vicenda degli stagisti che da 400 sono diventati qualche decina come ha ribadito il presidente Nello Musumeci che di fatto ha smentito l’assessore Bernadette Grasso. “ Sono 4000 funzionari direttivi di categoria D e ricordiamo al Presidente Musumeci, persone che giornalmente, in tutti gli uffici della Regione Siciliana, svolgono mansioni di alta responsabilità e qualificazione per contribuire, insieme alla dirigenza, a tradurre in atti amministrativi l’indirizzo politico governativo nel pieno rispetto della legalità e dell’efficienza – aggiunge Badagliacca – Funzionari qualificati e competenti, di cui molti laureati ed abilitati che si sono professionalizzati nel tempo il cui operato spesso viene dato per scontato perché non appartenenti a coloro la cui cultura è di alzare la voce per attirare l’attenzione.
Preoccupa ancora di più il fatto che il Presidente Musumeci comunica di non avere un sistema informatico tale che gli consenta di conoscere le professionalità in servizio e per tale motivo il Csa propone da subito di emanare una direttiva per aggiornare le schede dei fascicoli personali in modo da creare una banca dati distinta per titoli di studio e professionalità anche extra ruolo e con titoli post universitari acquisiti durante la carriera da dipendenti.
Non possiamo cercare professionalità all’esterno senza prima conoscere quelle che abbiamo, così facendo creiamo solo una pessima immagine del lavoro pubblico e vanifichiamo l’attuale operato dei dipendenti”.
Il Csa chiede un incontro con il Presidente Musumeci, l’assessore delle Autonomie locali e della Funzione pubblica Bernadette Grasso, per un sereno confronto su situazioni che i funzionari direttivi conoscono bene e che possono essere utili per una risoluzione delle problematiche.