- Il deputato all’Ars del Pd, Nello Dipasquale favorevoli ai vaccini per i dipendenti e parlamentari dell’Ars
- Condivisa dal Pd, la posizione del presidente dell’Ars che si è rivolto all’assessore alla Salute Razza
- Per Dipasquale il vaccino per deputati e dipendenti Ars non deve ritenersi un privilegio
C’è intesa tra Pd e Forza Italia sulla possibilità di sottoporre ai vaccini i dipendenti ed i parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana. Dopo la presa di posizione del presidente dell’aula, Gianfranco Micciché, si registra quella del deputato regionale del Pd, Nello Dipasquale che condivide la proposta del leader di Forza Italia, con quest’ultimo che si è rivolto all’assessore alla Salute, Ruggero Razza.
“D’accordo con Miccichè”
“Ho appreso della richiesta che il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha rivolto all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, perché valuti la possibilità di praticare la vaccinazione ai componenti e a tutti di dipendenti del Parlamento siciliano, senza scavalcare nessuno. Condivido la posizione del Presidente Miccichè perché ritengo che dopo il personale medico, dopo gli anziani oltre gli 80anni, dopo le categorie deboli, dopo il personale delle scuole, le forze dell’ordine, i detenuti, gli avvocati e i dipendenti dei tribunali, sia giusto mettere in sicurezza l’Ars”.
“Non è un privilegio”
Il parlamentare regionale del Pd, Nello Dipasquale, ritiene che la somministrazione dei vaccini al personale ed alla deputazione dell’Ars non deve ritenersi un privilegio. “Comprendo che in queste circostanze è facile trovare chi è sempre abituato a gridare allo scandalo, ma è necessario che ognuno pratichi un po’ di onestà intellettuale: non si tratterebbe di un privilegio, ma di una giusta tutela per chi è impegnato, in questo periodo in particolare per la trattazione degli strumenti finanziari della Regione, a una serie di incontri che per forza maggiore non possono essere svolti da remoto. Inoltre, tra parlamentari e dipendenti, non si parla di un numero elevatissimo di persone e penso che il sistema delle vaccinazioni possa reggere anche l’istituzione democratica della Regione”.
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