- Covid19, tornano gli open days vaccinali in Sicilia
- Da domani a martedì vaccino senza prenotazione per over 60 e fragili
- Riceveranno i vaccini Pfizer e Moderna
Tornano gli “open days” vaccinali in Sicilia. Da domani 20 giugno a martedì 22 giugno, “porte aperte”, senza prenotazione, in tutti i punti vaccinali dell’Isola per i soggetti con più di 60 anni che vorranno ricevere il vaccino a mRna (Pfizer e Moderna) e per le persone con fragilità di qualsiasi età.
L’iniziativa per chi non ha ancora ricevuto la prima dose di vaccino
L’iniziativa, che è rivolta a chi non ha ancora ricevuto la prima dose vaccinale anti-Covid, è stata decisa dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per accelerare ulteriormente la campagna d’immunizzazione nell’Isola.
Intanto arrivano oltre 57mila dosi di vaccino in Sicilia
Proseguono le forniture di vaccini anti-covid in Sicilia in consegna da parte del corriere espresso di Poste Italiane. Gli speciali furgoni di Sda hanno recapitato due giorni fa 27.900 fiale del siero Astrazeneca presso le farmacie ospedaliere dell’Isola.
A quest’ultime consegne concluse, dalla giornata di domenica 20 giugno si aggiungeranno 21.500 dosi del tipo Moderna e 7.700 Johnson & Johnson.
La distribuzione dei vaccini
I vaccini, per un totale di 57.100, sono destinati ai seguenti centri siciliani: Enna (1.400 AstraZeneca, 1.000 Moderna, 400 Janssen), Palermo (rispettivamente 10.600, 9.100, 3.000), Erice (3.700, 2.700, 1.000), Siracusa (3.400, 2.500, 900), Ragusa (2.800, 2.000, 800), Agrigento (3.700, 2.700, 1.000) e Caltanissetta (2.300, 1.500, 600).
Da lunedì la Sicilia in zona bianca
In viaggio verso la zona bianca ma non senza criticità. Da lunedì la Sicilia entrerà nella zona a minor rischio di contagio per il Covid19. Tutto il Paese sarà in zona bianca ad eccezione della Valle d’Aosta che dovrà aspettare ancora una settimana. I numeri ci sono e il report settimanale dell’Istituto superiore di sanità li conferma.
La variante Delta in Sicilia
Un altro caso di variante Delta in Sicilia. E’ stato riscontrato dal laboratorio regionale del Policlinico di Palermo. La variante è stata individuata su una ragazza della provincia di Agrigento.
“Si tratta di un evento ampiamente sotto controllo – dice il professore Fabio Tramuto che dirige il laboratorio regionale – che in questo momento non preoccupa. La giovane tornava dall’Inghilterra, da un zona con un’alta percentuale di casi. Due dosi di vaccino dovrebbero proteggerci”.
Il primo caso di variante indiana, oggi Delta, era stato individuato a Palermo in un marittimo dell’India che si trovava imbarcato nella nave Msc Crociere. Un altro analogo caso si è verificato con alcune persone migranti sbarcate a Lampedusa.
“Penso che la variante Delta, come è accaduto a quella inglese, potrà diventare prevalente – dice il professore Antonio Cascio infettivologo del Policlinico – Si replica più velocemente, è più contagiosa. Ma la doppia dose, secondo gli ultimi dati, offre un’ottima protezione contro le forme gravi. Ecco perché è necessario fare la seconda dose”.
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