Il consiglio comunale di Ustica ha votato il dissesto del Comune. La decisione è stata votata dalla maggioranza e dall’opposizione. E’ stato nominato il commissario regionale Giovanni Cocco.
“Debiti che non si posso ripianare”
“Abbiamo trovato debiti che non si possono ripianare – ha detto il sindaco di Ustica Salvatore Militello –. Mancano circa 5 milioni di euro. Una decisione dolorosa ma necessaria per fare ripartire l’amministrazione comunale”. Adesso spetterà alla Corte dei conti stabilire le responsabilità del dissesto. Sotto la lente del ministero sono finiti alcuni appalti realizzati come le banchine del porto o la ristrutturazione della scuola.
Tanti enti schiacciati dai debiti
Ad essere finiti più o meno recentemente nel vortice del dissesto finanziario numerosi Comuni in Sicilia, molti dei quali proprio nel Palermitano. Palermo al momento si è salvato con un ripianamento, ma altri hanno dovuto soccombere. Da Carini a Partinico e Monreale, solo per citarne alcuni.
Il dissesto costato caro al sindaco di Catania
I dissesti hanno ripercussioni pesanti sui cittadini ma anche sulla politica. Ne sa qualcosa l’ex sindaco Enzo Bianco, di recente costretto a ritirare la sua ricandidatura a sindaco. Lo stop dalla Corte dei Conti sulla base della sentenza della sezione giurisdizionale d’Appello sul dissesto finanziario del Comune di Catania. Proprio Bianco era coinvolto, la giunta dell’epoca (dal 2013 e il 2018) e i revisori dei conti. Per l’ex sindaco di Catania, che figurava tra i candidati alla prossime amministrative a Catania, decretata l’incandidabilità per un periodo di 10 anni. I giudici contabili scrivono nel dispositivo, che spariglia le carte alla vigilia delle amministrative a Catania, che non ci sono dubbi sulla responsabilità degli ex amministratori.
Con riguardo a questi ultimi, come si legge nella sentenza, “occorre tenere conto della diversa incidenza causale accertata delle condotte del sindaco Bianco e dell’assessore Girlando, da un lato, e degli altri componenti della Giunta, dall’altro”.
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