L’unica cosa certa di questa Finanziaria saranno le uscite. Le spese sono inevitabili ma le entrate restano in forse. e a fronte di questa situazione la Regione accantona 600 milioni di euro che non ha.
E’ una situazione drammatica quella dei conti siciliani denunciata oggi dal gruppo di Forza Italia all’Ars con una conferenza stampa nella quale sono state contestate tutte le poste di bilancio proposte nel documento targato Crocetta/Baccei che andrà in discussione in aula a partire dal 16 febbraio e che attualmente viene dibattuta nelle commissioni di merito.
“Una finanziaria aleatoria” dicono gli esponenti azzurri con tagli indiscriminati soprattutto ai comuni “che fino a giungo non riceveranno un solo euro”, nuove imposte per gli enti locali, spese con coperture poco chiare come i 173 milioni per il cofinanziamento alle misure comunitarie e 60 milioni per i forestali “tra l’altro attingendo – sostengono – ai fondi Fsc, non in cassa, che dovrebbero essere utilizzati solo per spese d’investimento e non per quelle correnti”.
“Non ci sono certezze sui fondi che il governo Renzi ha promesso alla Sicilia: un miliardo e 450 milioni di euro, 900 milioni dei quali dovrebbero essere assegnati con una apposita norma dalla legge di stabilità nazionale”.
“Si tratta di fondi – dice Riccardo Savona ex presidente proprio della Bilancio – vincolati alla definizione dei rapporti finanziari tra Stato e Regione, confronto di cui non si hanno notizie. E non sappiamo nulla sui restanti 550. La Sicilia dovrà far fronte a nuovi oneri finanziari scaricati dallo Stato sulle Regioni, per 470 milioni: questa cifra è contenuta all’interno del miliardo e 400 milioni? Non lo si comprende”.
Per questo motivo gli azzurri mettono in campo una sorta di governo ombra limitatamente alle materie finanziarie e annunciano la predisposizione di un proprio documento alternativo a quello del governo.
“Siamo di fronte a una manovra pensata in vista della prossima campagna elettorale – dice il capogruppo marco Falcone -. All’interno si leggono norme assurde, come quella proposta dall’assessore al Territorio, Maurizio Croce, che prevede l’assunzione di 30 persone esterne nella commissione istituita dalla precedente manovra, che affianca inspiegabilmente la Commissione esistente”.
In aula sarà battaglia a cominciare da subito tanto che Forza Italia ha chiesto alla ragioneria dell’Assemblea di verificare “alcune anomalie sulle entrate riscontrate nella finanziaria”.