“Vigili del fuoco in sofferenza”. La variante Omicron sta mettendo a dura prova il corpo, soprattutto in Sicilia, dove l’organico risulta già sottodimensionato. L’allarme è dei sindacati che rimarcano la difficile situazione in cui versano i vigili del fuoco, come da anni denunciato.
“Sono tantissimi i positivi o coloro che sono costretti a fare la quarantena di chi ha avuto contatto con i positivi – vogliamo maggiori tutele”. Questa la denuncia della sigla Usb Vigili del fuoco che evidenzia come mancano i DPI, come ad esempio le mascherine ffp2. “Abbiamo in assegnazione mascherine scadenti e di poca durata – denunciano i vigili del fuoco in una nota -. Siamo costretti a pagarci i tamponi per poter rientrare in servizio, perché le attese sono interminabili, Abbiamo sollecitato la direzione regionale e domani avremo un incontro per discutere tali problemi”.
“Sulla questione tamponi, più volte abbiamo sollecitato l’utilizzo di quelli depositati nei nostri magazzini, abbiamo chiesto una convenzione con personale specializzato e qualificato all’effettuazione, tale procedura, permetterebbe; celerità e sicurezza! Non vogliamo che finiscano buttati, sarebbe uno spreco di denaro. Oltre ciò, non è da sottovalutare l’aspetto psicologico che, negli anni, è stato sempre sottovalutato per la figura del vigile del fuoco – siamo di carne e ossa anche noi – non trova pedissequa applicazione il fatto che ci sono i non vaccinati e di conseguenza i tamponi ammuffiscono nei magazzini. Magari, con più accortezza verso i lavoratori, con le tutele richieste, chissà se quel 5% non si convinca ? Lasciamo il senno del dubbio ma, la speranza che la tutela completa arrivi, e sempre di buon auspicio”.
Il problema covid-19 e varianti, porta l’organico a essere sottodimensionato ancora più del solito e rappresenta un problema per il dispositivo di soccorso. “Come Usb stiamo sollecitando i sindaci e il dipartimento per fare sì che le sedi non abbiano organico limitato per interventi ordinari”.