Mentre la regione siciliana ha ideato un piano di controllo per la prevenzione e il contrasto della peste suina africana, autorizzando quindi l’abbattimento di questi animali, la storia di Mario mostra che è possibile convivere con animali notoriamente riconosciuti come “aggressivi e pericolosi”. Questa storia sembra inverosimile, eppure è storia di vita reale, Mario Canuccio , 50 anni, ha fatto “amicizia” con diverse famiglie di cinghiali che abitano nei boschi tra il comune palermitano e il bosco di Ficuzza.

La testimonianza

In un angolo tranquillo del bosco siciliano, un uomo ha creato un legame insolito con la fauna selvatica. Mario Canuccio, 50 anni, risiede di fronte al bosco di Godrano e ha trasformato la sua vita quotidiana in un’incredibile avventura: ogni sera, scrofe e cuccioli di cinghiali si presentano alla sua porta per ricevere carezze e croccantini.

“All’inizio vedevo da lontano qualche esemplare. Avevo paura, perché le storie sui cinghiali li dipingono come animali aggressivi – racconta – tuttavia, la curiosità e un po’ di cibo hanno fatto breccia nel loro cuore – continua – con il passare dei giorni, alcune scrofe si sono avvicinate e ho iniziato a dar loro da mangiare insieme al mio gatto, così è nata la nostra amicizia”.

Le associazioni di agricoltori lanciano l’allerta

Tuttavia, la relazione tra gli uomini e i cinghiali in Sicilia non è del tutto facile. Le associazioni di agricoltori lanciano l’allerta da tempo: questi ungulati, che erano quasi estinti alla fine dell’Ottocento, stanno diventando una vera piaga per le coltivazioni e gli orti. A tal proposito, la regione ha implementato un piano di controllo per affrontare la peste suina africana e ha autorizzato l’abbattimento di migliaia di capi.

“Mi spiace per i danni agli agricoltori – dichiara Mario – ma questi animali mi fanno simpatia e mi tengono compagnia senza darmi fastidio, ormai arrivano a casa mia tutte le sere quasi in punti di piedi e aspettano che io torni – poi continua – mi avvertono della loro presenza grugnendo per essere accarezzati e mangiare i croccantini con i miei gatti”.

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