Presentato all’università di Palermo il comitato dei Garanti formato da Maria Falcone, Sergio Pajno, Roberto Scarpinato e Saverio Capolugo, che sono stati nominati dal rettore Massimo Midiri. A coordinarli sarà il professore emerito Elio Cardinale.
Nasce il comitato dei Garanti all’università di Palermo. Per seguire la strada delle regole e della trasparenza. Oggi la presentazione presso la sala delle Capriate del complesso monumentale dello Steri.
Illustri personalità della vita culturale, sociale e civile – coordinate dal professore emerito Elio Cardinale – e nominate dal rettore dell’Università, Massimo Midiri, si riuniranno per dare pareri non vincolanti su temi di carattere generale. Tali riunioni saranno indette su richieste dello stesso rettore ogni qualvolta sia necessario.
Chi fa parte del comitato dei Garanti
Fanno parte del comitato dei Garanti personalità conosciute a livello nazionale. Delle eccellenze nei loro campi: Maria Falcone, Sergio Pajno, Roberto Scarpinato e Saverio Capolugo. Figure nominate dal rettore Massimo Midiri. A coordinarli sarà il professore emerito Elio Cardinale.
Midiri “Università di Palermo vuole seguire le regole, soprattutto di trasparenza”
Il rettore Massimo Midiri ha così commentato: “Pensate oggi alla quantità di denaro in cui tutte le università italiane sono coinvolte. Pensate a tutti i processi che bisogna far derivare da questa mass acritica di tipo finanziario. Avere un organo che dia costantemente la linea mi è sembrata un’operazione utile anche come messaggio.
Ed ha proseguito: “L’università di Palermo vuole seguire le regole. Soprattutto di trasparenza. Avere un organo come avviene nei grandi enti che possa, costituito da persone che hanno una storia personale importante. Crediamo di aver messo assieme al professore Cardinale che coordinerà questo gruppo un insieme di figure che potranno dare un contributo molto rilevante”.
Il comitato si riunirà da settembre
Il professore Massimo Midiri ha sottolineato come le attività di questo comitato dei Garanti partirà tra poche settimane. “Inizierà da settembre. Sarà un’occasione per rivederci nuovamente per raccontarvi come intendiamo lavorare col metodo che sia il più visibile possibile. I processi all’interno del nostro ateneo saranno visibili, valutabili. Anche criticati. In una logica che è diritto della comunità poter essere coscienti dei processi che vengono”.
Cardinale “Lieto ed onorato per questa nomina”
Il professore emerito Elio Cardinale, già preside tra il 2001 ed il 2010 della facoltà di medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Palermo nonché sottosegretario di Stato del ministero della Salute del Governo Monti, sottolineato l’importanza di questa nuova istituzione.
“Sono lieto e ringrazio il professore Massimo Midiri per questa nomina – ha sottolineato Cardinale – e sono onorato non solo per l’importanza per questa istituzione ma per l’altissima caratura civile, morale, etica ed intellettuale, Maria Falcone che non ha bisogno di presentazioni, il procuratore generale Scarpinato, il comandante generale della Guardia di Finanza Capolugo, il professore Paglino che è stato al Consiglio di Stato. Tutti noi possiamo dare i nostri contributi. Questi consistono nel vedere tramite il Rettore che se ritiene motivazioni valide, richiede il nostro intervento. Ad esempio se l’amministrazione non comprende i problemi dei giovani soprattutto degli studenti. Spesso ci sono questi contrasti per cui si bloccano le cose. Bisogna dunque vedere se le procedure rispondono a quelli che sono i principi ad ogni livello”.
Concetto della medicina Umana
Il professore emerito continua: “Un’altra cosa è importane a livello biomedico perché si dovrebbe salvaguardare se vi sono artefatti nella produzione scientifica. Questo può riportare a risultati che sono dannosi a medici e pazienti. Io ed il rettore Midiri, come professori di radiologia e di diagnostica per immagini, ci rendiamo conto – e in parte abbiamo contributo – a questa crescita spaventosa della tecnica. Il che spesso ha fatto mettere da parte il concetto umano della medicina. Allora anche qua bisogna cercare di bilanciare questo. Vediamo il rapporto tra medici, se c’è un rapporto empatico con i malati. L’uomo non è un ammasso di molecole ma è una sua entità alta che ha uno spirito. Questo deve essere il concetto della medicina umana. Nessuno insegna agli studenti come si tratta col malato. E questo accudimento è uno dei fondamenti della professione medica perché rientra anche nei compiti della deontologia. I problemi sono tanti, a secondo delle varie discipline, umanistiche, scientifiche e così via che sono un tutt’uno che indicano il patrimonio dell’università.”.
“Università sia impermeabile a infiltrazioni della criminalità organizzata”
Dobbiamo fare in modo che l’università sia impermeabile a quelle che siano le infiltrazioni della criminalità organizzata perché questo è un prerequisito che noi dobbiamo avere. La scuola deve essere etica, la scuola neutra non insegna nulla, non serve a nulla. Dobbiamo cercare di portare avanti studenti, colleghi, personale perché come diceva uno dei fondatori dell’unità d’Italia esistono due scuole: quella dei doveri e quella degli interessi. Noi vogliamo perseguire quella dei doveri.
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