Appena qualche settimana fa era salito agli onori delle cronache perché era stato in grado di risolvere un enigma matematico irrisolto addirittura da un ventennio. Ora addirittura si ritrova senza unna cattedra all’università di Palermo. È l’incredibile storia, almeno apparentemente, del docente Francesco Tulone, 49 anni di Sciacca. Dal 2005 lavora all’ateneo palermitano, dopo aver vinto il concorso da ricercatore a tempo indeterminato. Come ad ogni inizio di anno accademico si attendeva la rassegnazione delle cattedre ma per Tulone non è arrivata questa conferma in Analisi matematica. Il docente parla senza tanti fronzoli di “dispetto accademico”.
L’amara sorpresa
In pratica Tulone ha visto presentarsi una collega nella sua stessa materia. Si tratterebbe di una professoressa ordinaria neoassunta, già incaricata di altri corsi. Inizialmente la docenza sarebbe stata assegnata al professore saccense, poi però si è presentata questa candidatura e l’ateneo ha proceduto ad una seconda votazione a scrutinio segreto questa volta. A sorpresa, ma non troppo considerate le strane premesse, è stata prescelta la “novella docente”.
Tulone: “Il mio lavoro continua”
Chiaramente per il professore silurato non deve essere stato facile comprendere quel che è accaduto. Lui però guarda avanti con fierezza al percorso svolto e attraverso la sua pagina facebook commenta così: “Sto ricevendo diversi attestati di stima, di incoraggiamento e di affetto. La cosa più importante che mi preme spiegare è che non è stato commesso alcun comportamento illecito nella decisione di estromettermi dalla didattica di un corso di laurea in matematica, ma al più un comportamento ‘illogico’. La migliore risposta a simili ‘dispetti accademici’ è continuare a lavorare e con passione, serietà e professionalità, preservando la libertà di pensiero e l’onestà intellettuale”.
Il successo del professore
Il 49enne aveva risolto un problema aperto da circa 20 anni, a seguito di una branca della teoria dell’Analisi matematica sviluppatasi a partire dagli anni ’60. Tulone è arrivato alla soluzione insieme a due colleghi delle università di Mosca e Chicago. Un lavoro d’equipe riconosciuto anche dalla prestigiosissima rivista Proceedings of the American Mathematical Society.
La replica dall’università di Palermo
“L’attribuzione degli insegnamenti ai docenti di un ateneo è una prerogativa del consiglio del dipartimento di afferenza, in questo caso il dipartimento di matematica e informatica – dichiara la direttrice del dipartimento, Cinzia Cerroni -. I docenti si distinguono in due categorie: professori, associati o ordinari, e ricercatori, a tempo indeterminato o a tempo determinato. Negli obblighi istituzionali di tutte le categorie sopra citate ricadono anche gli obblighi didattici che si sostanziano nella necessità di avere assegnati degli insegnamenti didattici, con l’eccezione dei ricercatori a tempo indeterminato per i quali tale obbligo non sussiste. Peraltro, gli insegnamenti ai ricercatori vengono per tale ragione retribuiti, oltre lo stipendio. Venendo al caso di specie, il dottor Tulone è un ricercatore a tempo Indeterminato dell’università di Palermo e, in quanto tale, non è obbligato a tenere alcun insegnamento. Negli scorsi anni accademici, al pari altri suoi colleghi ricercatori, ha offerto la propria disponibilità a tenere il modulo di analisi matematica 2 oggetto delle recenti attenzioni. A differenza però da quanto accaduto nel passato, il settore disciplinare di afferenza del dottor Tulone si è arricchito, a febbraio 2021, dell’ingresso di un nuovo professore ordinario, al quale il consiglio di dipartimento è tenuto ad assegnare un carico didattico istituzionale. È proprio in forza di tale circostanza che il consiglio del dipartimento di matematica e informatica, ad aprile 2021, ha deliberato di assegnare un modulo dell’insegnamento di analisi matematica 2 dell’offerta formativa 2021/22 prima tenuto dal dott. Tulone al nuovo professore appena entrato in servizio per fare in modo che lo stesso potesse assolvere ai propri obblighi istituzionali. Preme sottolineare che nell’anno accademico in corso il dottor Tulone insegnerà il modulo di analisi matematica 2. In aggiunta a quanto sopra rappresentato – conclude la professoressa Cerroni – si precisa che l’assegnazione degli insegnamenti ai docenti dell’ateneo è spesso soggetta a modifiche atteso che gli insegnamenti stessi risultano mutevoli in ragione del fatto che, nel caso proprio degli insegnamenti di matematica, i docenti dei settori afferenti alla matematica sono tenuti a coprire la totalità degli insegnamenti dell’ateneo e non solo quelli del corso di studio in matematica nei quali si iscrive l’insegnamento di analisi matematica 2 in questione”.
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