“È positivo il bilancio di questi due anni di mandato come rettore, con una crescita degli immatricolati negli ultimi due anni quasi in doppia cifra. Abbiamo ampiamente dimostrato l’importanza della presenza dell’università il suo ruolo trainante e la sua capacità di disseminazione nel territorio”. Lo ha detto il rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari, inaugurando l’anno accademico 2017-2018.
“Vogliamo in questa sede rappresentare – ha proseguito – le modalità in cui l’energia dell’università viene prodotta ed è
emanata, leit motiv di questa giornata. Questo è il motivo che ci ha spinto a volere collegare questa celebrazione
all’inaugurazione dell’impianto Dish stirling, sistema che sfrutta l’energia rinnovabile del sole per convertire la luce in energia, unico in Europa e primo al mondo a essere connesso alla rete elettrica“.
“Sono orgoglioso di poter comunicare – ha aggiunto Micari -che alcuni giorni fa l’ateneo ha ricevuto un gratificante riconoscimento con rapporto preliminare della commissione di esperti della valutazione dell’Anvur, l’agenzia di valutazione del sistema universitario. Abbiamo avuto la conferma dell’accreditamento per i prossimi cinque anni con giudizio soddisfacente”.
E ancora: “E’ un risultato importante – ha spiegato – che premia il lavoro svolto dalle donne e degli uomini dell’ateneo, che si impegnano quotidianamente nelle loro attività con grande senso di appartenenza all’istituzione, un senso di appartenenza che vedo crescere nel tempo grazie a tutte le iniziative che stiamo organizzando. Ma la soddisfazione è ancora più grande perché sono stati riconosciuti come punti di forza dell’ateneo quelle che noi riteniamo essere le colonne portanti dell’università: in primo luogo il ruolo degli studenti che nella visione dell’università di Palermo sono sempre al primo posto, ma anche la qualità dei nostri docenti, del personale tecnico-amministrativo, l’adeguatezza delle nostre strutture e, elemento fondamentale, la capacità di definire e di attuare strategie didattiche “.
“D’altra parte – ha proseguito – nel 2017 direi finalmente abbiamo arrestato il declino del fondo di funzionamento
ordinario che l’ateneo riceve dal ministero. Le risorse complessivamente assegnate, di poco superiori ai 194 milioni di
euro, sono sostanzialmente uguali a quelle del 2016 e anche il peso a livello nazionale (di poco inferiore al 3%) è rimasto
invariato. In tal modo si è arrestato il trend negativo che già da tanti anni aveva visto il calo dei finanziamenti ad un ritmo di circa 5 milioni all’anno di euro”.
Micari ha poi aggiunto: “I numeri inquadrano una situazione intollerabile: lo scorso anno ben 36 mila giovani hanno lasciato la Sicilia per motivi professionali. E’ come se l’intera città di Augusta, in provincia di Siracusa, si fosse in un solo istante completamente spopolata. Ed è una migrazione diversa rispetto a quella che avveniva in passato – ha proseguito – a trasferirsi sono maggiormente i giovani tra i 25 e i 34 anni con un titolo di studio elevato.
Tra i ragazzi, il 35,5% è laureato, percentuale che sale al 41% tra le donne. Si tratta di una vera e propria emorragia non solo sul piano demografico, ma soprattutto su quello della conoscenza”.
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