Il simbolo di Unione popolare ci sarà alle prossime competizioni elettorali in tutta Italia ma il centrosinistra continua ad essere dilaniato dalle polemiche, con Claudio Fava a sferrare l’attacco ai veti di Caterina Chinnici. E’ un’altalena di umori in una coalizione progressista che dalla Sicilia sino ad arrivare all’estremo nord continua a navigare nell’assoluta incertezza delle alleanze con le elezioni oramai alle porte.
Intanto una certezza c’è ed è quella che nasce la lista dell’Unione popolare, che quindi sosterrà alle prossime elezioni nazionale del 25 settembre la candidatura di Luigi De Magistris. “La sfida non era semplice – si legge in una nota del segretario della federazione di Palermo di Rifondazione Comunista, Frank Ferlisi -. Raccogliere 750 firme per un progetto nuovo come la lista dell’Unione Popolare e in settimane complicate come quelle a cavallo del ferragosto, è un atto politico forte e noi lo abbiamo compiuto. Grazie ai compagni e alle compagne di Rifondazione Comunista e di Potere al Popolo, grazie al lavoro prezioso dei compagni e delle compagne indipendenti”.
Intanto un altro noto esponente della sinistra in Sicilia torna a rinfocolare le polemiche interne alla coalizione progressista che dovrebbe mettere insieme alla lista “Centopassi per la Sicilia” anche Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. L’ultima frizione spunta per i veti che la candidata alla presidenza della Regione della coalizione scelta alle primarie, Caterina Chinnici, avrebbe posto per alcuna candidature in lista.
“Non entro, per dovuto rispetto, nel merito della lista del Partito Democratico – ha detto Claudio Fava di Centopassi -, ma mi sembra sproporzionato e irrituale il veto posto da Caterina Chinnici alle candidature di Lupo, Bosco e Villari. Se per essere messi fuori da una campagna elettorale basta un procedimento penale in corso per reati minori, il rischio di una deriva frettolosamente giustizialista diventa reale ed umiliante per tutti”.