E’ stata inaugurata alla Zac (Zona arti contemporanee) e resterà aperta fino al 10 settembre la mostra “Thomas Lange a Palermo”, un progetto espositivo
dell’assessorato comunale alla Cultura dedicato alla città che lo ospita e che rappresenta la prima grande antologica in Italia del pittore tedesco.
La mostra, a cura di Davide Sarchioni e Lorenzo Calamia, riunisce circa settanta dipinti di grande formato tratti da diversi cicli di lavori, dalla seconda metà
degli anni Settanta fino ad oggi, dagli esordi alle ultime realizzazioni sempre più estreme e radicali.
“Palermo – ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando – ha da sempre un rapporto profondo con la Germania. Le nostre culture, pur distanti e geograficamente lontane, si incontrano in un comune slancio romantico ed espressionista. Ospitare la mostra di Lange a Zac è per noi motivo di orgoglio, un’occasione in più
per celebrare questo rapporto privilegiato, attraverso uno dei più significativi artisti tedeschi della sua generazione”.
Thomas Lange (Berlino, 1957) si colloca agli esordi fra i cosiddetti Giovani Selvaggi della trasgressiva scena underground di Berlino Ovest tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta. Di quella giovane generazione di artisti porta ancora oggi i segni impressi nel proprio Dna, ma ne ha saputo superare i limiti storici seguendo un personalissimo percorso evolutivo. Molte delle opere esposte provengono dall’atelier di Lange e sono quindi poco conosciute. Tra queste, l’inedito nucleo di dipinti recenti eseguiti tra il 2015 e il 2016, composto da grandissime tele ispirate ai ritratti della propria famiglia (la madre, il padre, il fratello, la sorella, il compagno Mutsuo e un autoritratto). I dipinti sono messi in relazione con installazioni, sculture e coloratissimi oggetti in ceramica per costruire uno scenario particolarmente dinamico e rutilante.
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