Anno nuovo, giunta vecchia. Non ci sono ancora le nomine dei due nuovi assessori che dovranno sostituire i dimissionari Edy Bandiera, ad oggi titolare dell’assessorato regionale alle risorse agricole ed alimentari e Bernadette Grasso che lascerà la Funzione Pubblica e le Autonomie Locali.
Dimissioni che sono state presentate dagli assessori uscenti su richiesta del loro partito, Forza italia, che deve dare spazio ai territori fino ad ora non rappresentati. Il subentro dovrebbe riguardare Toni Scilla mazarese destinato all’agricoltura e Marco Zambuto ex sindaco di Agrigento destinato alla Funzione Pubblica e alle Autonomie Locali.
Ma quando tutto sembrava fatto Musumeci ha preso tempo e anche i decreti di nomina datati 1 gennaio ieri sera non erano stati ancora registrati e dunque di fatto formalmente non esistono. E non è detto che l’anno nuovo non porti con sé novità, scelte diverse, sorprese.
Due i temi sul piatto. Da un lato il gradimento di Musumeci agli assesori indicati e dall’altro soprattutto le polemiche sull’assenza di donne n giunta. Dimessasi Bernadette Grasso, unica rappresentante femminile, con la nomine di due uomini si darebbe vita ad una giunta tutta al maschile rispetto alla quale la polemica è rovente da tre giorni. Una cosa che al governatore proprio non piace. Non ha mai detto di non voler donne anzi ha sempre detto agli alleati che esiste una esigenza di rappresentanza femminile. Dunque non tutto è scontato anche se le nomine dovrebbero arrivare nelle prossime ore.
Musumeci non parla del tema ma nelle stanze del confronto avrebbe detto chiaramente “datemi una donna”. Una richiesta a fronte della quale gli alleati dicono chiaramente di non avere una indicazione femminile da fornire che risponda anche alle esigenze di rappresentanza dei territori che su vuole mandare al governo per motivazioni politiche ‘pure’.
Sul piatto due soluzioni: la sostituzione con una donna di uno dei due assessori indicati (Scilla quello che potrebbe far spazio) dall’altro la sostituzione di una terza pedina per far spazio ad una donna. Si perchè Miccichè non può rinunciare a Scilla. Però ad Agrigento una donna l’avrebbe anche se non sarebbe facile far passare questo cambio in corsa.
La sostituzione della terza pedina mettere d’accordo tutti, almeno fra i subentranti. Entrerebbe una donna e arriverebbe anche la rappresentanza nissena. Ma chi dovrebbe far spazio? Armao? Falcone? Quantomeno improbabile. E dunque si profila la richiesta agli alleati di una sostituzione al femminile. Ma anche lì non è proprio una strada semplice da percorrere. Il 2021 si apre così, fra le trattative alla ricerca di una donna
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