Si abbassa il vento e finalmente si alzano i canadair ma non basta. Sono ben 27 i fronti del fuoco e non ci sono più autobotti. E’ un vero e proprio inferno di fuoco a Palermo. Gli incendi sembrano moltiplicarsi senza che si riesca a contrastarli. In provincia la situazione è drammatica ma in città non va meglio.
A fuoco gli stabilimenti della ex chimica Arenella e le case tutto intorno. Senza la possibilità di intervento da parte dei vigili del fuco gli abitanti tentato di contrastare le fiamme con le pompe per irrigare i giardini, con i secchi d’acqua passati di mano in mano fino ai carabinieri che cercano di spegnere il fuoco a ‘secchiate’, con qualsiasi mezzo di fortuna.
E’ una battaglia impari quella contro il fuoco senza mezzi per contrastarlo, che unisce tutti: abitanti colpiti e vicini di casa, passanti, forze dell’ordine. tutti a contrastare le fiamme come si può
Le fiamme su Monte Pellegrino minacciano anche il Castello Utveggio sul fronte più alto del fuoco. Il fronte basso dell’incendio, invece, minaccia le ville di via Bonanno. Grande preoccupazione per i gestori di alcuni ristoranti e locali della zona anche sul fronte di via Castellana Bandiera.
Ville, palazzi, case popolari sgomberate in ogni zona della città. Il fuoco non fa differenze di ceto e pregio. A fronte di questa situazione drammatica non ci sono più autobotti dei vigili del fuoco. A mettere in sicurezza le persone stanno pensando Polizia e Carabinieri che cercano di contrastare le fiamme come possono.
Sono gli stessi cittadini a tentare di spegnere le fiamme con mezzi di fortuna, aiutando le forze dell’ordine perché la dotazione dei vigili del fuoco di Palermo è del tutto insufficiente. Anche il supporto di protezione Civile e Forestale è risibile in città visto che le autobotti e i mezzi disponibili sono impegnati sui fronti del fuoco in provincia.
LEGGI ANCHE