Un tunnel sotterraneo a due corsie per unire il porto di Palermo all’autostrada decongestionando il traffico di quella che viene chiama ‘via mare’ ultima grande strada di collegamento rimasta aperta a tutti in città. Il piano che sembra quasi un fake è stato approvato dal Consiglio Comunale insieme ad altre disposizioni che prevedono l’elettrificazione delle banchine per la navi in modo da non vedere più le fumate nere dei motori diesel della grandi navi ma anche la realizzazione di una condotta idrica dedicata al Porto e separata da quella che serve la città. ma proprio per quel che riguarda il tunnel ci sarà bisogno di uno studio di fattibilità visti i dubbi sollevati dal Consiglio.
Sindaco e assessore Catania
“Il parere positivo del Consiglio comunale di Palermo sul Documento di Pianificazione strategica dell’Autorità di Sistema portuale è il segno della positiva collaborazione istituzionale tra l’amministrazione comunale e la governance del porto. Esprimiamo soddisfazione per l’ampia convergenza registrata in Consiglio comunale che ha apportato integrazioni, protese a tutelare la qualità dell’area e ad approfondire gli studi trasportistici per migliorare il collegamento stradale col porto”. Lo dichiarano congiuntamente il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla pianificazione urbanistica Giusto Catania.
Tentativo di ricucitura politica?
E’, dunque, il porto il terreno sul quale ritrovare unità fra giunta, sindaco e Consiglio Comunale? A prescindere dalle dichiarazioni di circostanza il piano del Porto è uno dei pochi elementi che ha visto frizioni limitate negli ultimi mesi ma parlare di ritrovata unità di intenti e collaborazione appare proprio una forzatura.
“L’ Abbiamo sostenuto perché, sebbene in maniera non vincolante, inserisce degli elementi importanti che ora dovranno essere correttamente valutati dall’Autorità Portuale – dicono i Consiglieri di Sinistra Comune che pur essendo sempre dalla parte del sindaco prendono una lieve distanza – Dalla richiesta di una attenta valutazione dei costi benefici dell’eventuale intervento sul collegamento sotterraneo fra il porto alle autostrade, alla richiesta di prevedere una condotta idrica specifica per scongiurare il rischio di calo idrico nei momenti di picco croceristico. Particolare importanza riveste l’ulteriore richiesta del Consiglio, che già anni fa si era pronunciato in merito, circa l’elettrificazione delle banchine. Non è tollerabile che non si conoscano i tempi di un intervento del tutto prioritario per garantire la salubrità dell’aria in città. Ancora oggi infatti è enorme l’impatto dei gas di scarico prodotto dalle grandi navi in porto. L’ impatto deve e può essere eliminato e investimenti in tal senso da parte dell’Autorità Portuale non sono rinviabili”.
Cosa prevede il piano dei sogni
Ma quali sono le novità di questo piano. Le raccontano i consiglieri del Pd “Abbiamo ritenuto di estrema importanza per la salute pubblica e per la qualità della vita della città, e in particolare di chi abita in prossimità dell’area portuale, che il Consiglio comunale affermasse la necessità improrogabile di prevedere l’elettrificazione delle banchine, un piano di abbattimento drastico dell’inquinamento dell’area portuale, peraltro già prescritto dall’Arpa, e una condotta idrica integrativa a supporto esclusivo delle attività del porto”.
“L’ottimo lavoro svolto dalle Commissioni II e III congiunte ha creato le premesse per mettere fine ai disagi di tanti cittadini che durante i periodi di picco crocieristico subiscono drastici cali idrici e sono costretti a vivere con un tasso di inquinamento insostenibile, a maggior ragione se si considera che lo stesso documento prevede un aumento esponenziale dei flussi crocieristici nei prossimi anni a Palermo. Auspichiamo che l’atteso incremento del turismo in città vada sempre di pari passo con la tutela della salute e della qualità della vita degli abitanti”.
Il tunnel sotterraneo da 1 miliardo e 200 milioni
Ma nel piano c’è anche il vituperato tunnel sotterraneo da un miliardo e 200 milioni “Per quanto riguarda la previsione del tunnel a doppia canna di collegamento tra il porto e le autostrade A19 e A29, riteniamo che l’opera sarebbe di grande giovamento alla città e ridurrebbe drasticamente il traffico pesante che condiziona tutta la mobilità cittadina, non solo quella dell’area portuale. Tuttavia, un’opera di questa portata non può prescindere da un approfondito studio di fattibilità tecnico-economica e da una valutazione integrata negli strumenti di pianificazione urbanistica e della mobilità, per assicurare un’ottimale integrazione porto-città, la cui competenza esclusiva è del Consiglio comunale. Così come dovrà essere il Consiglio comunale a decidere la destinazione delle aree individuate nel documento strategico a servizio delle attività portuali”.
Merito nostro non della maggioranza
Ma l’opposizione sottolinea come, in realtà, sia stato il senso di responsabilità di chi non appoggia Orlando a permettere questo risultato “L’approvazione del Piano strategico del porto, avvenuta grazie al voto dell’opposizione e rispetto al quale sono stati approvati importanti emendamenti per la qualità degli interventi da realizzare e per la vivibilità dell’area, è un fatto sicuramente importante per la programmazione e la pianificazione dello sviluppo futuro di Palermo – dice Marianna Caronia che continua – E’ stata però, purtroppo, l’ennesima occasione in cui il Sindaco Orlando ha mostrato l’inadeguatezza del suo comportamento: assente al dibattito, che per la sua portata avrebbe certamente meritato un momento di confronto fra Consiglio comunale e primo cittadino e, soprattutto, incapace con la sua Amministrazione di fornire al Consiglio i documenti e le informazioni necessari per potersi esprimere appieno. Perché il Consiglio possa esprimersi in modo chiaro ed informato sulla proposta che riguarda l’area del mercato ittico, proposta che di per sé sembra apprezzabile, occorre infatti avere un quadro del piano delle alienazioni e occorre capire come questa operazione si inserisce in un piano più complessivo. Ci auguriamo che almeno questa volta, dopo il voto dell’Ordine del Giorno che chiede queste informazioni, il Sindaco non mostri lo stesso disprezzo mostrato in passato per le decisioni del Consiglio comunale”.
Passare dalle parole ai fatti
Plauso anche dal sindacato che però chiede di passare ai fatti “Bisogna dare un’accelerata a tutte le opere strategiche per la città e per il suo rilancio, ci auguriamo che questo slancio possa estendersi anche a obiettivi centrali come ad esempio l’attesa approvazione del piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Palermo, sul quale si è consumato uno scontro politico che non ha giovato a nessuno” dice Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani. “Sono previste opere molto importanti per lo scalo, che sta sempre più diventando strategico per la città” aggiunge La Piana.
“Non possiamo che apprezzare il buon lavoro svolto dal Presidente dell’Autorità di Sistema mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti” commenta Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia, “i risultati sono sotto gli occhi di tutti e oggi con l’ok del consiglio comunale al piano strategico si apre un nuovo capitolo che porterà davvero il porto di Palermo verso un futuro di slancio e sviluppo”.
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