“Incertezza e ritardi per la realizzazione delle linee metropolitane filoviarie e del trasporto rapido di massa a Palermo, obbligano a serie considerazioni di carattere organizzativo. Dal momento che la politica dei trasporti a scala urbana è oggi più che mai fortemente connessa ai temi della tutela della salute dei cittadini e dello sviluppo del tessuto commerciale e imprenditoriale, è mia intenzione presentare una mozione all’Assemblea Regionale”.
Lo dice Giuseppe Milazzo, Capogruppo di Forza Italia al Parlamento siciliano, in merito alla frenata per il completamento delle opere infrastrutturali cittadine di Palermo. I lavori per la chiusura dell’anello ferroviario che di fatto dovrebbe diventare la metropolitana della città sono fermi o, altrove, procedono in maniera estremamente lenta. Per questo Milazzo pensa ad un tavolo ecnico da istituire all’ars per vigilare sulla città di Palermo e pressare l’amministrazione comunale spesso distratta o in ritardo su questi temi.
Il bipolarismo tra le grandi opere a carattere nazionale e quelle che riguardano la Sicilia, è sintomatico dell’incompiutezza dei lavori regionali. A Palermo, pesa come una zavorra l’apparente distrazione dell’Amministrazione comunale di Palermo nei riguardi della costruzione delle linee di metropolitana automatica leggera (MAL) della città. La Giunta Comunale ha provveduto nel dicembre dello scorso anno a prendere atto delle conclusioni positive della Conferenza dei Servizi svoltasi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel maggio 2016, quindi con oltre 18 mesi di ritardo è indispensabile dare una accelerazione. Ecco perché la presentazione di un documento politico come una mozione, volta a riunire tutte le istituzioni per garantire la realizzazione di un opera che crea lavoro e garantisce il miglior sistema del trasporto pubblico di massa.
“L’obiettivo della Mozione – conclude il Capogruppo di FI all’Ars – è quello di impegnare il Presidente della Regione e l’Assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti alla costituzione di un tavolo tecnico permanente, al quale siano presenti la Città Metropolitana, il Comune di Palermo e i soggetti tecnici competenti, ivi compresi quelli designati dal prossimo Governo nazionale. Con l’avvio di un dialogo che sia in grado di dettare procedure amministrative e tempi certi per la prosecuzione rapida della progettazione, si potrà marciare verso la necessaria acquisizione delle risorse disponibili, di quelle programmate e per l’avvio della realizzazione dell’opera entro il termine del periodo di programmazione comunitaria 2014-2020”.
A Palermo, nonostante l’assegnazione di 100 milioni di euro, provenienti dal Fondo sviluppo e Coesione 2014-2020 per la realizzazione del secondo lotto della chiusura dell’Anello Ferroviario, opera tutta in sotterraneo, si resta in fase di realizzazione del primo lotto. A fronte di questa situazione resta incerto il termine dei lavori, e di conseguenza l’impiego di altri 23 milioni di euro del contratto di Programma di RFI per il miglioramento delle linee esistenti, ovvero del Passante Ferroviario.
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