Un Sindaco donna per Palermo? Le elezioni del 2022 per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del primo cittadino potrebbero riservare questa sorpresa. Mentre i partiti tradizionali e le coalizioni ancora non riescono a trovare la quadra per definire le candidature., il mondo delle donne si presenta ai nastri di partenza con delle proposte che giungono dalla società civile.
Un Sindaco donna per Palermo, Rita Barbera e Francesca Donato a confronto
Nell’ultima puntata di Casa Minutella ne abbiamo discusso con Rita Barbera e Francesca Donato, due donne che si candidano a guidare la città di Palermo. Ospiti della trasmissione, le due candidate hanno raccontato il percorso che le ha portate alla scelta di correre per la fascia tricolore. Soltanto una donna è stata sindaco di Palermo. Bisogna tornare indietro di quasi quaranta anni, quando Elda Pucci venne eletta primo cittadino. Erano altri tempi e il sindaco veniva eletto tra i componenti del consiglio comunale. Elda Pucci restò in carica per un anno esatto, dall’aprile del 1983 all’aprile dell’anno successivo. Dieci anni dopo si candidò alle prime votazioni con l’elezione diretta del Sindaco. Era il 1993, la Pucci venne sconfitta da Leoluca Orlando. Alle elezioni 2022 le quote rosa sembrano essere di tendenza. Oltre a Barbera e Donato, hanno annunciato la loro candidatura anche Carolina Varchi (deputata di FdI) e Mariangela Di Gangi.
Rita Barbera, “un progetto per Palermo dedicato alle donne e ai giovani”
Rita Barbera è l’ex direttrice delle carceri dell’Ucciardone e del Pagliarelli. Ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco alla fine dell’anno scorso con un documento dal titolo “Progetta Palermo”. Il progetto è sostenuto da un comitato di cittadine e cittadini. L’obiettivo di Barbera, che si pone oltre le logiche di partito, è poter costruire un nuovo modello di sistema comunale nel segno della partecipazione e della trasparenza amministrativa. Un percorso aperto a tutti, ma che ha per target soprattutto i giovani e le donne”. “Stiamo vivendo un momento di cambiamento – ha spiegato Barbera – dove alle logiche di potere vanno sostituiti i principi del poter fare. Affidare la cura della città a una donna sarebbe un atto veramente forte, un atto di cambiamento. Le donne, e le ultime esperienze della pandemia ce l’hanno proprio dimostrato, sono i pilastri che reggono le crisi”.
Francesca Donato, “donne sanno amministrare meglio degli uomini”
Anche Francesca Donato, europarlamentare eletta nella Lega Salvini che poi ha abbandonato, si è messa in gioco per la poltrona più ambita di Sala delle Lapidi. “La storia e la politica hanno dimostrato che quando le donne guidano le Nazioni riescono a essere più determinate, più forti, più decisioniste ed incisive dei loro colleghi uomini. E questo è un dato. La donna offre un apporto diverso, ha una visione più vicina alle esigenze delle famiglie, dei giovani, delle realtà cittadine Perché una donna è sempre anche madre e sempre anche moglie. Ha più contatto con gli aspetti quotidiani della vita di una città rispetto a un uomo”.
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