“Transizione digitale ed ecologica” è il tema centrale del seminario online rivolto alle aziende dell’Isola organizzato da Sprint Sicilia, lo sportello per l’internazionalizzazione del sistema delle imprese della Regione Siciliana, in collaborazione con Simest spa del gruppo Cassa depositi e prestiti.
Il webinair
Al webinar, che si svolgerà lunedì 11 novembre, a partire dalle 9, in modalità remota, interverrà il responsabile dello Sprint Sicilia, Tommaso Di Matteo. Durante l’incontro gli specialisti di Simest offriranno supporto tecnico e informativo per agevolare il passaggio delle aziende a pratiche digitali ed ecologiche, favorendo al contempo il loro rafforzamento patrimoniale.
L’iniziativa
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del programma “Morning Coffee”, una serie di appuntamenti volti a sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese regionali, e rappresenta un’occasione unica per le aziende del territorio per acquisire competenze strategiche utili ad affrontare le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale.
Per ulteriori informazioni e per iscriversi, le imprese interessate possono contattare l’ufficio Sprint Sicilia all’indirizzo email sprint@regione.sicilia.it. L’evento si svolgerà su piattaforma Microsoft Teams: per partecipare è sufficiente accedere a questo link.
I sindacati europei e la transizione
Di fronte a una transizione ecologica oltre che inevitabile necessaria, è grave che il governo non cerchi di indurre i grandi player, da Eni a Leonardo, per citarne due, a investire nel Mezzogiorno su nuove filiere, ad esempio l’idrogeno. Ci troviamo ad avere un apparato produttivo superato dai fatti, obsoleto, e di questo bisogna prendere atto, cercando di proiettarsi nel futuro senza lasciare indietro nessuno”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, invervenendo alla tavola rotonda nell’ambito della conferenza finale del progetto “Social green deal”, finanziato dall’Ue, che ha coinvolto 5 paesi – Italia, Spagna, Croazia, Belgio e Bulgaria- con l’apporto di sindacati ed enti ricerca, con la Cgil Sicilia capofila.
Le somme di due anni di ricerca e attività formativa “sul ruolo e le prospettive per le relazioni industriali e il dialogo sociale della transizione ecologica di sistemi economici locali”, sono state tirate oggi nell’ambito di un evento che si è svolto a Palermo, con la partecipazione dei soggetti che hanno fatto parte dell’iniziativa e le conclusioni del segretario confederale nazionale Cgil, Pino Gesmundo.
Le parole di Gesmundo
“Nel nostro continente, diversamente da quanto accade in America e in Asia- ha detto Gesmundo- manca oggi una visione di sistema che consenta di guardare con ottimismo alla transizione. I vari Paesi rischiano di non centrare i target. Ci vuole allora una strategia di sistema dell’Europa con politiche industriali comuni- ha sottolineato- e risorse comuni, per investimenti pari almeno a 500 miliardi di euro ”. Per Gesmundo “si potrebbe realizzare un fondo sovrano europeo che aiuti a spostare l’ingente ricchezza privata presente nel continente dalla finanza all’economia reale. In questo contesto- ha rilevato- occorre pianificare gli interventi strutturali e fare assumere alle parti sociali un ruolo attivo e preventivo nell’accompagnare la transizione”. Le transizioni, ha sottolineato l’esponente della Cgil, “possono rappresentare, offrendo prospettive di cambiamento, un’opportunità per il Mezzogiorno e la Sicilia, che rischiano la desertificazione produttiva”. In ogni caso “vanno studiate misure- ha detto- adatte ad accompagnare i percorsi””.
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