Un pulmino che girerà per le Circoscrizioni di Palermo per spiegare la Carta dei diritti dei bambini e delle bambine. E’ questa l’idea centrale de “La Carovana dei Diritti”, promossa da Garante per l’Infanzia, Associazione Famiglie Persone Down e Cesvop, nell’ambito delle iniziative del Festival della Città educativa. La campagna è stata presentata questa mattina ai Cantieri Culturali della Zisa dal sindaco Leoluca Orlando, insieme agli assessori alla Scuola e all’Innovazione, Barbara Evola e Gianfranco Rizzo, al Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza, Lino D’Andrea e al presidente dell’Associazione Famiglie Persone Down di Palermo, Giuseppe Rocca.
“L’obiettivo della campagna, che da dicembre a maggio coinvolgerà una scuola per ciascuna circoscrizione è triplice – ha dichiarato il Garante – informare i ragazzi sui loro diritti, formare insegnanti e ragazzi su questi diritti e, infine, attivare una ricerca per vedere la percezione che i ragazzi hanno di essere soggetti di diritto”.
Sempre nell’ambito delle iniziative promosse all’interno del Festival della Città educativa, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, si è svolta oggi la premiazione dei ragazzi dell’Istituto Salvemini, Giuseppe Bumbello e Giulia Romano, che hanno ideato il logo della Città educativa.
Il sindaco Orlando e l’assessore Evola si sono complimentati con i vincitori. “Il logo che avete realizzato ha un impatto immediato su chi lo guarda – hanno dichiarato – rappresenta le mani dei bambini e, con grande semplicità ne evoca la manualità, la voglia di fare, mentre i colori che avete utilizzato sono quelli della creatività, ma anche della pace”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per realizzare il Festival della Città educativa, perchè così facendo hanno dato il loro importante contributo a cambiare l’anima di Palermo – ha aggiunto il sindaco Leoluca Orlando -. Il messaggio del Festival è che insieme si può. E’ questo il senso profondo di questo grande progetto nel quale diverse istituzioni, da quelle sanitarie a quelle universitarie, da quelle amministrative a quelle scolastiche, si sono messe insieme per dirci quale visione abbiamo della città e quali sono i valori in cui crediamo. E serve soprattutto a dire che la formazione e l’educazione sono ‘anche’ compito della scuola, ma non solo. Una città educativa, infatti, si costruisce a casa, a lavoro, nella vita di ogni giorno, non solo tra i banchi”.
“All’interno del Festival – ha dichiarato l’assessore Evola – è stato realizzato un lavoro straordinario che ha ricreato relazioni tra mondi che prima in città operavano in autonomia. Si è partiti, quindi, da una efficace ricostruzione dei rapporti dentro la comunità e, soprattutto, abbiamo recuperato la dimensione del desiderio e del sogno che servono per ricostruire la nostra comunità. Questo quello che succede quando si fa rete e si lavora insieme in sinergia,- ha concluso l’assessore Evola – il risultato più importante di questi due anni di lavoro”.
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