Migliaia di lavoratori addetti ai servizi di pulizie attendono un nuovo contratto nazionale da oltre 7 anni, per questo scenderanno in piazza il prossimo 21 ottobre. La richiesta viene rivolta alle organizzazioni datoriali e alle imprese a cui viene chiesta la ridefinizione del trattamento economico dei lavoratori che possa dare dignità ad un comparto che conta migliaia di dipendenti, essenziali soprattutto nel corso di questa fase emergenziale, caratterizzata dalla grave emergenza sanitaria. I sindacati chiedono che le promesse fino ad ora fatte, adesso si traducano in fatti concreti.
“#CONTRATTOADESSO”. Con questo hashtag Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia ha reso noto che è tutto pronto per la manifestazione unitaria del 21 ottobre presso la Prefettura di Palermo alle ore 14, organizzata insieme a Filcams Cgil e UIltrasporti, per sostenere la vertenza che coinvolge diverse migliaia di lavoratori siciliani del settore imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi, in attesa del rinnovo del contratto nazionale scaduto da più di 7 anni.
“Ci sarà un collegamento telematico con Roma per chiedere a gran voce alle associazioni datoriali e alle imprese il rinnovo del Contratto nazionale – continua la Calabrò – dopo che la trattativa si è arenata. È necessario definire il trattamento economico e normativo, sottolinea Calabrò, che riconosca dignità a questi lavoratori che, sono stati in prima linea durante il periodo emergenziale negli ospedali, Enti pubblici e privati, uffici, ancora a tutt’oggi in cui si registra una decisa impennata dei contagi. Ormai le parole al vento delle associazioni datoriali, le quali avevano dichiarato la volontà di rinnovare il CCNL, devono tradursi in fatti – conclude Mimma Calabrò – il tavolo si deve riaprire ed la rigidità delle associazioni datoriali deve lasciare spazio alla concertazione che porti alla firma del nuovo contratto”.
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