IL LUTTO

Un ictus stronca a 57 anni dipendente comunale di Caccamo, l’addio a Giovanna

E’ morta per un ictus all’età di 57 anni una dipendente comunale di Caccamo, Giovanna Cancascì, operatrice del servizio ecologico. Una scomparsa improvvisa che ha gettato tutti nello sconforto, con un’intera comunità in lutto. Lascia il marito e due figli.

Una città incredula

“L’intera città di Caccamo, incredula, piange la scomparsa di Giovanna Cancascì, persona semplice quanto speciale, lavoratrice infaticabile e di grandi virtù. Ancora una morte che segna i cuori della famiglia e di tutti, ma non il nobile ricordo che Giovanna ci lascia in eredità. Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale, il Personale tutto piange la prematura scomparsa dell’amata e stimata Giovanna Cancasci. Uniti alla famiglia nell’immenso dolore per l’improvviso decesso”, scrive l’amministrazione comunale.

Il ricordo

“È difficile oggi esprimersi con le parole. Ma Giovanna Cancascì era una persona solare e sorridente. Ci siamo spesso incontrati anche grazie ad amici comuni con cui abbiamo condiviso anche la celebrazione di un matrimonio e con mia moglie ne abbiamo apprezzato nel tempo l’umiltà e l’attaccamento al lavoro e un rispetto intenso per la nostra Caccamo, spesso dimostrato da intere ore di lavoro appunto che svolgeva con fierezza e dignità assieme alle meravigliose colleghe. La mia stima per sempre Giovanna. Il mio dispiacere altrettanto forte che penso condiviso dalla comunità e dagli amici che non ti scorderanno mai. Riposa in pace grande donna”, dice Pippo Intile.

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“Questa mattina non avrei mai immaginato, che aprendo fb avrei trovato questa triste notizia e di averti dovuto dire addio ma è solo un addio con le labbra ma non col cuore,  perché resterai sempre nel mio cuore.  La vita purtroppo ci mette sempre a dura prova. Sono affranta e mi mancano le parole, resterai sempre nei miei ricordi belli passati insieme. Fai un buon viaggio amica mia carissima, e che il Signore ti accolga tra le sue amorevoli braccia”, scrive Teresa Scimeca.

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