Le donne e la loro raffinata creatività, il binomio essere e apparire nella sua inscindibilità. In occasione della Festa della Donna, il Convitto nazionale “Giovanni Falcone” ha organizzato la manifestazione “Un Abito per Raccontare la Donna – dall’apparire all’essere”, prevista per domani – venerdì 8 marzo – alle 16,30 nei locali del primo piano della scuola a piazzetta Sett’Angeli 3 accanto alla Cattedrale di corso Vittorio Emanuele in pieno centro storico a Palermo.

Al Convitto si raccontano le storie e le creazioni al femminile

Per l’occasione al Convitto si racconteranno le storie e le creazioni di Giunò, FF Fabiola Faraci, Francesca Di Cicca, Debora Ninfa Bonacotta e Tiziana Taormina, Bianca Deambrigio e il Settore Guardaroba del Convitto (Cettina Romano, Veronica La Rosa, Adriana La Barbera, Sabrina Giammona, Luigia Sorge).

Aprirà l’evento il rettore Cettina Giannino, con la partecipazione di Maria Sparacino del Comune di Palermo, Sergio Daricello docente dell’Accademia delle Belle Arti, Francesca Adamo dirigente scolastico IIS Orso Maria Corbino, Tina Montinaro dell’Associazione Quarto Savona 15 e l’archeologa Liliana Ingraffia dell’Associazione Genesis.

Giannino, “Opportunità per celebrare bellezza e forza delle donne”

“L’evento – ha spiegato Cettina Giannino – sarà un’opportunità per celebrare la bellezza e la forza delle donne, nonché per riflettere sulle sfide e le conquiste nel cammino verso la parità di genere. Vogliamo raccontare storie di donne che hanno fatto della manualità e della creatività un modo per affrontare la vita con uno stile personale. La nostra scuola si apre ancora una volta alla città e al pubblico, per rendere la manifestazione ancora più significativa per la comunità scolastica. Ringrazio tutto lo staff di presidenza per la preziosa collaborazione e tutti coloro che si sono impegnati nell’organizzazione di questo appuntamento che intende indagare l’intima connessione fra essere e apparire. Una tematica così importante per le donne e la loro affermazione in una giornata particolarmente significativa quale l’8 marzo”.

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