Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando aderisce al Partito democratico. A meno di un anno dalla conclusione del suo ultimo mandato da primo cittadino del Capoluogo siciliano, il Professore non molla e inizia a tessere le fila per la prossima campagna elettorale del centrosinistra.

L’annuncio ufficiale

A dare l’annuncio ufficiale del passaggio di Orlando ai Dem è il segretario provinciale Rosario Filoramo, che questa mattina ha ricevuto Leoluca Orlando insieme al segretario regionale Anthony Barbagallo, al vicesegretario nazionale Giuseppe Provenzano e al deputato regionale Giuseppe Lupo. L’incontro, che sancisce il ritorno del sindaco di Palermo tra i Dem, è avvenuto nella sede dell’unione provinciale del Pd in via Bentivegna, dove è stata consegnata la tessera.

Filoramo e Barbagallo: “L’obiettivo è sconfiggere la destra siciliana”

“Orlando ha deciso di portare la sua storia e la sua esperienza politica dentro un partito che, da Roma a Palermo, è forza trainante del centrosinistra, condividendone così il sistema di valori ed il percorso intrapreso – commentano Filoramo e Barbagallo-. Adesso l’obiettivo è costruire una grande alleanza per sconfiggere la destra siciliana”.

Con Orlando, aderiscono alcuni componenti della Giunta

Oltre al sindaco Leoluca Orlando, alcuni componenti della Giunta hanno aderito al Partito Democratico.  Si tratta del vicesindaco Fabio Giambrone e degli assessori Toni Sala, Sergio Marino, Giovanna Marano, Mario Zito, Maria Prestigiacomo, Cinzia Mantegna e Paolo Petralia già tesserato. Presente anche il presidente della VI circoscrizione Michele Maraventano.

“Dopo alcuni anni rinnovo la mia iscrizione al Pd che è punto di riferimento importante alternativo alla destra, capace di tenere coesi diritti e doveri in base ad una visione che mette al centro la persona e afferma principi di comunità”, ha detto Leoluca Orlando.


“Non c’è altra formazione politica progressista – ha aggiunto – che possa essere in condizioni di esprimere un rapporto tra diritti, territori e internazionalizzazione. Il Pd, insomma, ha tutte le carte in regola per dialogare in Europa e con l’Europa e farsi carico del Mediterraneo in una prospettiva di sviluppo grazie al ritorno delle agorà, che uniscono iscritti e non, per le quali ringrazio il segretario nazionale Enrico Letta. Che sta aprendo il Pd alla collettività, convinti come siamo che il partito non possa essere un fortino assediato ma una casa comune. Diamoci da fare per vincere in Europa, in Italia, in Sicilia e a Palermo”.

Verso le Comunali 2022

Mentre serpeggiano i malumori nella maggioranza in Consiglio Comunale, con tante defezioni e cambi di casacca, si avvicinano ormai le prossime Comunali 2022. L’ultimo anno da sindaco per il Professore che sta cercando di giocarsi le sue ultime fiches per compattare il centrosinistra, dopo i contrasti con i consiglieri di Italia Viva.

Al momento non c’è una data fissata per le prossime elezioni, ma dovrebbero essere in primavera, tra maggio e giugno 2022.

Il ritorno tra i Dem

Un feeling piuttosto altalenante e travagliato, quello del “sinnacollando” col Partito democratico. L’arrivo di Enrico Letta alla guida del Pd sembrerebbe aver calmato le acque e spinto Orlando a riprovarci.

Nel 2012 l’ormai celebre rottura alle primarie vinte da Ferrandelli (nella sfida con Rita Borsellino) e Orlando che decise di scendere in campo all’ultimo momento, aggiudicandosi la vittoria; nel 2017 la rielezione a sindaco fino all’adesione formale al partito nel 2018. Poi lo strappo con Renzi e oggi l’uscita dei renziani dalla sua maggioranza. Che programmi ha Orlando per il futuro? Come giocherà le sue carte?

Meli “Benvenuto a Leoluca Orlando, Filoramo si dimetta”

“A nome del coordinamento di LeftWing diamo il benvenuto a Leoluca Orlando nel Partito Democratico”. Lo ha detto Mario Meli di LeftWing, l’area che nazionalmente fa riferimento a Matteo Orfini che attacca Rosario Filoramo.

“Allo stesso tempo – sottolinea – riteniamo che il segretario del Pd di Palermo, Rosario Filoramo, debba urgentemente liberare il partito dallo stato confusionale in cui lo ha cacciato rassegnando le dimissioni dalla carica di segretario. In poche settimane abbiamo assistito a ‘capriole politiche’ che assumono, al contempo, il sapore del dramma e della barzelletta: siamo passati dall’opposizione alla giunta, agli atti per il bene della città, al trionfalismo per l’adesione del Sindaco con la contestuale autocandidatura dello stesso Filoramo alla carica di primo cittadino. Tutto ciò senza alcuna condivisione con il gruppo dirigente, con una direzione correntizia, statutariamente nulla e che rischia di travolgerci in pratiche da ‘azzeccagarbugli'”.

E conclude: “Queste metodologie non fanno altro che confermare la validità della nostra scelta di separare le strade dalla gestione Filoramo e continuare a lavorare sul rinnovamento del Pd a cominciare dagli appuntamenti elettorali del prossimo anno”.

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