Il segretario nazionale della Federazione Ugl Pro, Massimo Maria Amorosini, ha nominato Ninni Petrella coordinatore regionale in Sicilia della neonata federazione del comparto Professionisti.
“Ugl Pro – spiega in una nota Amorosini – è attenta alle profonde trasformazioni che stanno attraversando il nostro Paese, con le ovvie ricadute sul mercato del lavoro e le conseguenti mutate esigenze di tanti lavoratori a cui bisogna dare risposta: nuovi e diversi bisogni dei professionisti ai quali vogliamo rispondere in maniera moderna, innovativa e concreta, per garantire loro una rappresentanza forte, autorevole e in grado di tutelarli”.
“Non posso che ringraziare il Segretario Nazionale, Dr. Massimo Maria Amorosini per la fiducia accordatami, soprattutto in un contesto quale quello siciliano in cui il problema lavoro, in particolar modo per le P. I. è centrale. – afferma Petrella – Ugl anche in questo caso ha mostrato particolare attenzione ai cambiamenti del mondo del lavoro e rendendosi conto della necessità di istituire una Federazione che guarda alle P. I. e ai professionisti riesce a segnare il passo. Sono fiero di appartenere alla grande famiglia Ugl”.
“Nonostante il valore importantissimo di questa categoria e la crisi causata dalla pandemia – afferma il segretario regionale Ugl in Sicilia, Giuseppe Messina – la pressione fiscale sui lavoratori indipendenti, fonte ‘Federcontribuenti’, è arrivata a toccare il 64% dei profitti generando così uno scenario drammatico. Come segreteria regionale, pertanto, siamo contenti che un settore così delicato venga coordinato in Sicilia da un professionista capace e un sindacalista che da tempo si spende con profitto all’interno della nostra organizzazione. A Ninni Petrella non posso che augurare buon lavoro”.
In Italia ci sono 18 professionisti ogni mille abitanti, producono 1,7 miliardi di Pil, rappresentano più del 6% della forza lavoro e quasi il 27% del lavoro indipendente del Paese, secondo i dati del IV Rapporto nazionale sulle libere professioni. Il fatturato complessivo dei liberi professionisti sfiora il tetto dei 211 miliardi di euro, pari al 12,2 del Pil, uno dei dati più rilevanti che emerge del Rapporto 2019 di ‘Confprofessioni’.