“Tutto può succedere”, e sta succedendo. Parola dei giovani Parrinello, Giovanni ed Elisa, alla direzione artistica e musicale del teatro di città, fonte di ispirazione per le tradizioni popolari, per il teatro d’autore di qualità. La nuova stagione del teatro Ditirammu di Palermoparte l’8 marzo con uno spettacolo pensato e dedicato all’universo femminile TV_MOVEMENT – #masterpiece. Un cartellone ricco di appuntamenti che prevede 123 spettacoli di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli.
“La foto che rappresenta la stagione è Nguyen, vietnamita di origine e palermitana di adozione, giunge a Palermo, 8 anni fa, grazie all’opportunità di una borsa di studio per l’approfondimento della lingua italiana messa a disposizione dalla scuola vietnamita e, affascinata dalla cultura italiana decide di restare a Palermo per continuare i suoi studi all’università di lettere e di mediazione linguistica. Indossa gli abiti folk popolari della nostra tradizione. Simbolo della integrazione che rappresenta la nostra città. Miscellanea di culture, un luogo in cui tutto può succedere, appunto. Nguyen sarà presente anche giorno 8 per la riapertura del cartellone insieme a me, mio fratello e Marco Raccuglia dell’etichetta discografica “The Vito Records”, con Giacomo Scinardo alla chitarra, Serena Ganci Cantante e attrice, Beatrice Visconti alla voce e dei piccoli come Yara Baruffato (10 anni), Chicco Bologna (10 anni), Massimo Civilleri (9 anni), e Alessandro Ricolo (11 anni) che canteranno e suoneranno #Masterpiece canzone dedicata alla donna scritta da Giovanni e Marco – racconta Elisa Parrinello – il tutto frammentato dalle letture e dai racconti di quattro giovanissime attrici di scuole teatrali diverse, che leggeranno delle lettere scritte da loro stesse e dedicate alle donne e all’integrazione. Accompagnate dalla traduzione della LIS (Lingua dei Segni Italiana) di Marcello Di Fatta. Il teatro come voleva mio papà è aperto a tutti i giovani”
Un cartellone per approfondire temi attuali, per ridere di noi stessi, per giocare con forme e colori tutti siciliani.
Tantissimi i nomi in cartellone: Serena Ganci, Ugo Giacomazzi, Debora Troìa, Filippo Luna, Stefania Blandeburgo, Daniele Billitteri, Marco Manera, Antonio Pandolfo, Paride Benassai, Maurizio Bologna, Alfio Scuderi, Claudia Puglisi, Giuseppe Muscarello, Alberto Maniaci, Angelo Duro, I Sansoni, Civilleri Lo Sicco, Emma Dante, Patrizia D’Antona, Rosalba Bologna, Gigi Borruso, Roberto Gandini, Rosario Terranova, Sofia Muscato, Josh Rizzuto, Loris e Lucilla, Mario Incudine, Leo Gullotta, Davide Enia, Francesco Scianna, Sergio Friscia e uno speciale dedicato alla carriera di Toti e Totino. “Nelle varie produzioni ho deciso di inserire figure artistiche nuove, creando un canale aperto alle nuove realtà non solo giovanili ma per tutte le età.
Attrici e attori magari sconosciuti o che hanno preso il diploma accademico teatrale e sono in cerca di un’opportunità anche piccola. Così è nato il bando “Premio Piccirè”, fiabe e leggende della tradizione popolare Siciliana dedicato a Vito Parrinello che scadrà proprio a fine febbraio.
Il nuovo cartellone del Ditirammu firma il sodalizio anche con le altre realtà palermitane dal Teatro Libero al Teatro Jolly allo Spazio Franco ai Cantieri culturali che ospiterà il nuovo Alphamen e Alphafem.
Gelsomino H attraversa lo stretto e sbarca a Roma al Brancaccino a fine aprile per concludere la sua tournee al teatro Libero.
L’associazione realizza le proprie attività anche grazie ai contributi della Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, Comune di Palermo. L’intensa e produttiva attività che il Ditirammu ha attivato da quasi trent’anni, unitamente a un ricchissimo programma di attività del 2018- 2019, al rinnovamento dell’assetto statutario e all’attivazione di una équipe di collaboratori esperti ha prodotto esiti brillanti nel 2018 e nel 2019 con l’assegnazione di un contributo per attività teatrali da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali tramite il Fondo Unico Per Lo Spettacolo (art. 13 comma 1 – Imprese di produzione teatrale).
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