Palermo

Tutto pronto per lo sbarco dei cinesi a Palermo, intanto Orlando presenta il piano di investimenti per lo sviluppo

Una città che diventi “Porta del Mediterraneo”, che sappia guardare al futuro, che sia capace di attrarre investimenti, di essere moderna, competitiva a livello internazionale e maggiormente propensa ad offrire occasioni di evoluzione e crescita per chi ci abita ma anche per chi qui potrebbe decidere di trasferirsi.

Il sindaco Orlando guarda sempre più lontano, esattamente al 2030. Lo ha ribadito oggi in occasione della presentazione di due progetti, il primo relativo ai prossimi investimenti in città, il secondo inerente lo sviluppo di una infrastruttura di rete e servizi 5G per Palermo.

Progetti che guardano all’Europa, all’Africa, al Medioriente ed anche alla Cina. Mentre cresce l’attesa a Palermo per la visita in città del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, in programma il 23 marzo e 24 marzo, si fanno sempre più insistenti le voci di investitori cinesi interessati ad impiegare capitali in siti strategici per l’economia non solo palermitana (come il porto della città).

Leggi anche

Arrivano 50 milioni cinesi per salvare Blutec? A Termini Imerese qualcuno sogna ‘in giallo’

Dai cinesi ci si aspetta molto di più, in loro sono in tanti a sperare per il salvataggio di Blutec dopo gli arresti e i sequestri. Il loro interesse non sarebbe comunque scemato: i consulenti dell’azienda cinese Jiayuan lo avrebbero confermato ai manager di Blutec ai quali però avrebbero dato tre mesi di tempo perché la situazione si chiarisca; dopo si considereranno liberi di cercare altrove uno sbocco in Italia o in Europa.

Tornando a Palermo e alle idee di espansione del sindaco, che parla della città e del suo “ruolo strategico” nel Mediterraneo, sono tante le idee che potrebbero diventare realtà rendendo la nostra città certamente più moderna.

Leggi anche

Fondi Ue per porto Palermo, aspettando i cinesi arriva il viceministro Rixi

Nel primo dossier diffuso oggi, l’amministrazione comunale – non senza una punta di orgoglio – fa sapere che “dal 2013 al 2018 ha sbloccato precedenti finanziamenti pubblici per circa 180 milioni di euro che erano inutilizzati da oltre 5 anni ed ha ottenuto nuovi finanziamenti comunitari e statali per circa 630 milioni” e che “nuove progettazioni per circa 450 milioni di euro sono attualmente in corso”.

Il dossier, che è una sorta di sintesi di quanto fatto e dei lavori in corso fornisce ovviamente i numeri, puntualizzando che la maggior parte di tali fondi sbloccati o nuovi è stata destinata alla infrastrutture della città con la costruzione di 11 linee tranviarie e l’attivazione dell'”anello telematico” per la connessione dati ultraveloce. Questo intervento ha potuto beneficiare di circa 100 milioni da parte delle aziende private consentendo “il completo cablaggio della città con oltre 2.000 km di cavi in fibra ottica che fanno di Palermo, con Milano, la città meglio cablata in Italia”.

Interventi di ammodernamento anche all’aeroporto di Palermo, da dove nel 2018 sono passati oltre 6 milioni e mezzo di passeggeri. Il dossier passa poi a ‘parlare’ delle aree industriali del Palermitano: Brancaccio, Carini e Termini Imerese per le quali è alta l’attenzione dell’amministrazione comunale. Riferimento poi per l’impiantistica sportiva e per il tempo libero che in città presenta “criticità”, ma “negli ultimi anni”, fa sapere ancora il Comune “anche nell’ambito di accordi con il Coni e con l’utilizzo di fondi extracomunali, sono stati realizzati e sono in corso di realizzazione interventi manutentivi che potrebbero favorire la nascita di diversi poli destinati allo sport e ad attività del tempo libero, potenziali occasioni di investimento del settore”.

L’amministrazione comunale sottolinea poi di aver fatto dei rapporti internazionali uno degli assi principali della strategia di sviluppo della città, puntualizzando che negli ultimi anni capi di stato, ministri e ambasciatori di oltre 80 nazioni hanno visitato la città.

Innovazione e sviluppo le parole chiavi del dossier, che ribadisce il ruolo assunto dalla città in occasione di Palermo Capitale Cultura 2018 e l’importanza della Consulta delle Culture e delle relazioni con le altre nazioni. Ancora in ambito culturale, si segnala il nascente Museo di Arte contemporanea della Fondazione Valsecchi, un edificio recuperato del fronte a mare e il Museo della Seta.

A Palermo, nell’ultimo anno, l’aumento dei turisti si è attestato al 13,3%, dati che per l’amministrazione di certo aumenteranno con “la volontà di ampliare l’aeroporto civile e il porto crocieristico” che ha “l’esplicito obiettivo di completare il percorso di sviluppo turistico della città”.

I futuri progetti di sviluppo, presentati nel secondo dossier sono tanti. E’ tutto basato sulla tecnologia 5G, “infrastruttura che potrà consentire lo sviluppo di nuovi servizi, in maniera incrementale, così da incentivare estensioni e integrazioni con altri investimenti diretti degli operatori”.
Ribadito più volte il concetto di “smart city”, il documento informa che le ricerche, condotte in un ambito pubblico-privato, misureranno costantemente le ricadute sulla vita quotidiana, ma anche in prospettiva futura, delle nuove soluzioni tecnologiche individuate “in termini di nuovi servizi per i cittadini e nuove possibilità per le imprese”.

Le nuove tecnologie serviranno a migliorare la logistica merci e il monitoraggio del porto, a garantire una migliore efficienza delle cure di pazienti con patologie croniche che si trovano fisicamente distanti dalle strutture sanitarie, ad agevolare la sicurezza urbana con una ‘smart control room’ cui confluiranno informazioni provenienti da sensori dislocati in diversi punti della città, ad incrementare ulteriormente il turismo, facilitare i giovani nel percorso universitario e nell’accesso al campus universitario.

Insomma, i propositi sono buoni. Anche ambiziosi. Riusciranno concretamente e compiutamente a diventare pratica?

Non possiamo che augurarci di sì, sperando che nuovi investitori vogliano scommettere sulla nostra città. A tutto questo aspira ardentemente Orlando, che cerca privati e imprenditori – provenienti soprattutto da Europa, Africa e Medioriente – che punta molto sulle relazioni internazionali, che incontra personalità straniere, che puntualizza di “rapporti intrecciati con relazioni sempre più forti”.

Intanto vedremo cosa uscirà fuori dalla visita del presidente cinese. Per l’occasione la città sarà blindata.

E’ stata infatti emanata dal prefetto una ordinanza con la quale è stato disposto il divieto assoluto di trasportare nel territorio del capoluogo armi, munizioni, esplosivi e sostanze esplodenti, carburanti, gpl e metano, a partire dalle ore 00.01 del 23.03.2019 sino alle ore 18.00 del 24.03.2019.

I mezzi che trasportano carburanti, GPL e metano potranno transitare esclusivamente attraverso i seguenti percorsi viari, per raggiungere i quali potrebbe consentirsi il mero transito di tali mezzi lungo la via Felice Galletti ed il tratto SS 113 – via Messina Marine compreso tra il civico 797 e il civico 813:

Per i mezzi provenienti da Messina in direzione Trapani:
Viale Regione Siciliana Sud – Est, Via Ernesto Basile, SS624 Palermo – Sciacca, uscita Giacalone al Km 14+500- SP 20 – SS 186 – svincolo Partinico – A29
Per i mezzi provenienti da Trapani in direzione Messina:
A29 – uscita Partinico – SS113 – SS186, bivio Giacalone – SS 624 Palermo – Sciacca, via Ernesto Basile, Viale Regione Siciliana Sud – Est.

Leggi l'articolo completo