Dopo una notte di spoglio con dati che affluiscono a singhiozzo e comunque a rilento i dati che emergono dal voto delle comunali in Sicilia mostrano un generale calo del M5s, soprattutto nei comuni che già aveva amministrato come Bagheria e Gela (con l’eccezione di Caltanissetta dove il movimento ha un buon risultato ma comunque che non basta) e un risultato positivo per le liste di Centrodestra.
La Lega prende consensi e forse un suo candidato sindaco va al ballottaggio a Gela. I candidati sindaco del M5s, secondo numeri non ufficiali e proiezioni di parte nei sette comuni che votano col maggioritario a doppio turno, potrebbero andare al ballottaggio a Caltanissetta, Castelvetrano e Mazara del Vallo (Trapani).
Si profila una vittoria al primo turno solo a Bagheria (Pa) mentre negli altri sei comuni, al voto in Sicilia col maggioritario, si andrà ai ballottaggi.
A Bagheria supera la soglia del 40%, utile per essere eletto al primo turno, Filippo Tripoli (46%) sostenuto dal centrosinistra e da un pezzo di centrodestra; segue, ma a distanza, Gino Di Stefano (32%), candidato del centrodestra e della Lega che aveva riempito piazza Matrice di sostenitori del Capitano, mentre crolla il M5s che ha amministrato il comune negli ultimi cinque anni: Romina Aiello si ferma intorno al 10%.
A Caltanissetta, unico capoluogo di provincia al voto, andranno al ballottaggio Michele Giarratana (37% circa), appoggiato dal centrodestra, e Roberto Gambino (20%) del M5s; Oscar Aiello della Lega è quarto, dietro a Salvatore Messana del centrosinistra.
Sarà sfida al secondo turno tra Lucio Greco (37%) e Giuseppe Spata (31%) a Gela: il primo è sostenuto dall’alleanza tra il pezzo di Fi vicino a Gianfranco Miccichè e il Pd, il secondo è il candidato della Lega, appoggiato dal centrodestra e dai dissidenti di Fi; male il M5s, che aveva stravinto cinque anni fa, con il candidato Simone Morgana che si ferma al 14% (quarto).
A Castelvetrano, comune sciolto per mafia due anni fa, si sfideranno al ballottaggio Calogero Martire (29%) del centrodestra (senza Lega e FdI) e Enzo Alfano (28%) del M5s; si ferma attorno al 17% invece Pasquale Calamia, unico candidato col simbolo del Pd per il quale si è speso il segretario Nicola Zingaretti che aveva tenuto un comizio in piazza alla vigilia della Liberazione.
A Mazara del Vallo, se la vedranno al secondo turno Salvatore Quinci (33%) sostenuto da liste civiche e Giorgio Randazzo (21,1%), il candidato della Lega.
A Monreale il duello al ballottaggio sarà tra Alberto Arcidiacono (24%), autonomisti e Diventeràbellissima, e l’uscente Pietro Capizzi (23%), appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra.
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