Manca poco ormai. Ancora pochi giorni e tutti potremo ricordare come il passato l’era Crocetta. La campagna elettorale si infiamma a tratti e negli ultimi giorni abbiamo assistito ai primi sintomi di una battaglia elettorale che è parsa fino a questo punto poco accesa.
Un appello accorato ieri quello di Alessandro Di Battista ai militanti e battaglieri concorrenti elettorali dei 5 stelle con l’invito a “farsi il mazzo” in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Un appello che suona quasi come disperato alle orecchie dei contendenti del movimento 5 stelle ed in particolare negli ambienti più vicini al candidato della Sinistra Claudio Fava.
Gli esponenti del M5S sembrano terrorizzati dall’avanzata della sinistra, al pari del Pd di Micari, così trapela dal quartier generale di Piazza Sturzo a Palermo, temono di non farcela e si invitano, si esortano tra loro a “farsi il mazzo”.
Sempre di più sta prendendo corpo e sostanza, secondo i sostenitori di Claudio Fava, la proposta politica del voto “libero”: la parola d’ordine della lista “Cento Passi” di Claudio Fava. Quest’ultimo va ripetendo le stesse parole ad ogni incontro invitando i siciliani a liberarsi dalle appartenenze e a esprimersi senza i lacci delle vecchie consorterie che considerano ancora oggi il voto come qualcosa di mobile a piacimento del padrone, i voti che si spostano come soldatini da un territorio di battaglia all’altro.
Che i 5Stelle non sfondino sembra confermato dal tono di comunicazione utilizzato dai grillini in quest’ultimo scorcio di campagna elettorale così come dall’appello di Di Battista a “farsi il mazzo”. Un appello che potrebbe nascondere uno stato crescente di grande nervosismo nelle fila della compagine a 5 stelle, sempre secondo quanto trapela dagli ambienti di sinistra vicini al candidato Claudio Fava.
Il Movimento 5 Stelle si presenta dopo cinque anni in cui avrebbero potuto fare dell’opposizione parlamentare un grande manifesto elettorale ed invece stentano adesso a far passare il messaggio di una azione politica concreta. Non hanno fatto solo presenza in assemblea con qualche trovata propagandistica, ma sembrano non essere nelle condizioni di testimoniare la loro azione con i risultati di vere battaglie per il cambiamento.
La destra di Musumeci del candidato con il solo pizzo che piace ai siciliani invece rimane alle prese con gli impresentabili. Musumeci evita sistematicamente tutti i confronti ed è stato costretto in qualche caso ad ammettere che i suoi alleati, a cominciare da Forza Italia di Miccichè, lo vogliono condizionare. L’ultima prova l’annuncio che lui “sarà libero” dai condizionamenti e che lascerà a piedi l’ex rettore Lagalla. Il giorno dopo il voto sarebbero in guerra aperta.
Il rettore Micari per parte sua sta svuotando l’intero Consiglio dei Ministri che si potrebbe riunire in viale Libertà la sede del suo comitato elettorale. Micari si fa governare la campagna elettorale dal governo nazionale, assente il segretario del Pd (quello nazionale) che gira in treno da altre parti d’Italia e quello regionale pure che gira, forse gira, la Sicilia senza darne notizia ad alcuno.
Le ultime mosse di Micari sembrano marcarlo affranto e quasi rassegnato. Pare non rendersi conto, lui ed i suoi consiglieri così come i ministri del governo che ogni giorno varcano la Sicilia per sostenerlo, che attaccare pesantemente Fava sembra l’ammissione di una sconfitta annunciata ben 10 giorni prima.
E nel frattempo arrivano i giorni del “liberi tutti”. I giorni, gli ultimi di campagna elettorale, in cui i candidati più spregiudicati mollano gli schieramenti, le coalizioni, e corrono per la singola poltrona in un clima in cui la paura fa 70 ( e non più novanta quanti erano i seggi in precedenza).
Leggi qui di seguito tutti i candidati di tutte le liste
LEGGI QUI I LISTINI DI TUTTI GLI OTTO CANDIDATI PRESIDENTE
Lista Micari (ricusata a Messina)
Lista Noi con Busalacchi (ricusata)
Lista Siciliani Liberi con Roberto La Rosa
Lista Civica per il Lavoro (ricusata)
Leggi tutte le interviste elettorali:
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