- Solo nel 2020 sono andati persi in Sicilia oltre 4 miliardi e mezzo di spesa turistica
- Nel 2021 siamo ancora lontani dal riposizionarci alle performance pre covid.
- Solo dopo il 2022 una ripresa. I dati di Assohotel Confesercenti Sicilia
“Alluvioni e maltempo creano nuovi ostacoli alla ripresa del settore turistico. Per un pieno ritorno a livelli pre-covid sarà necessario superare il 2022”. Così Assohotel Confesercenti Sicilia che questa mattina ha riunito i responsabili territoriali del comparto Alberghiero. Un’occasione per passare in rassegna i dati relativi all’ultima stagione estiva e al ponte dei morti e per abbozzare le priorità che orienteranno il dibattito con il Governo regionale con il quale è già aperto un tavolo di confronto sulla riforma della disciplina delle strutture turistico ricettive.
Recuperato il turismo interno, i dati
L’Isola ha praticamente recuperato del tutto il turismo interno ma ha ancora molta strada da fare per tornare ai livelli pre- Covid. In cifre tra il 2019 e il 2020 (primo anno della pandemia) c’è stato uno scarto del 57 per cento degli arrivi, con punte tra il 62 e 63 per cento nelle province di Catania, Enna e Siracusa.
“Le alluvioni non aiutano”
“I dati dell’estate appena trascorsa e del ponte delle Festività dei morti – spiega Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia e di Assoturismo nazionale che ha presieduto l’incontro – ci dicono che il 2022 potrebbe segnare il ritorno a pieno regime dei turisti dall’estero, facendoci tornare ai livelli pre-covid ma le alluvioni non aiutano e i prossimi mesi saranno decisivi perché permangono le preoccupazioni per la quarta ondata della pandemia così come l’esigenza di sostenere il comparto con politiche fiscali di accompagnamento e con accordi mirati per incrementare l’incoming dai Paesi che più e meglio rispettano le regole anti contagio”.
Verso le festività natalizie
Prossimo banco di prova secondo gli albergatori di Assohotel, saranno le festività natalizie. “Occorre – aggiunge il coordinatore regionale di Assoturismo, Salvo Basile – che la politica ad ogni livello assuma scelte responsabili che tengano conto delle gravi perdite che il comparto ha subìto. Solo nel 2020 sono andati persi in Sicilia oltre 4 miliardi e mezzo di spesa turistica e nel 2021 siamo ancora lontani dal riposizionarci alle performance pre covid. Bisogna pertanto garantire per tutto il 2022 un regime di prorogatio per i mutui e per il pagamento delle cartelle esattoriali cosi come bisogna individuare interventi che possano rendere più sostenibile il costo del lavoro”.
Le proposte di Assohotel
Tra le proposte che Assohotel intende avanzare, c’è quella di rafforzare l’impiego di economie a sostegno della formazione e la qualificazione del personale alberghiero oggi sempre più difficile da reperire sul mercato anche a causa del riposizionamento di tali risorse umane in settori che hanno meno sofferto gli effetti delle misure di contenimento e contrasto dei contagi da Covid.
I partecipanti
Alla riunione hanno preso parte i componenti del coordinamento di Assohotel Sicilia: Vittorio Messina (AG), Giuseppe Rosano (SR), Marco Mineo (PA), Vicio Sole (PA), Marco Falletta (ME), Salvo La Gaipa (AG), Paolo Pullara (AG), Luca Trovato (CT), Carlo Calafiore (SR), Salvatore Basile (PA).
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